domenica,Giugno 16 2024

Ricoveri psichiatrici a Reggio, Coolap: «Rischiamo di scomparire nel 2023» -VIDEO

Davanti a palazzo Campanella, Enzo Barbaro: «Chiediamo ai consiglieri regionali che si occupino di questa situazione veramente scandalosa»

Ricoveri psichiatrici a Reggio, Coolap: «Rischiamo di scomparire nel 2023» -VIDEO

Ha tentato nuovamente di fare sentire la voce, ignorata per tanti versi, il Coordinamento dei lavoratori di psichiatria dell’area di Reggio. Il presidio, insieme all’Usb, si è svolto davanti a palazzo Campanella, prima dell’ultima riunione del consiglio regionale. L’obiettivo è creare le condizioni per poter attuare lo sblocco dei ricoveri psichiatrici nella provincia reggina.

L’appello ai consiglieri regionali

A spiegare la situazione è Enzo Barbaro: «Chiediamo ai consiglieri regionali che si occupino di questa situazione veramente scandalosa perché da oltre trent’anni ogni volta si fa qualche passo avanti ma purtroppo poi se ne fanno 4 indietro».

Il portavoce del coordinamento spiega che qualche settimana fa c’è stato un incontro con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto: «Ha cercato di tranquillizzarci, avremmo dovuto discutere del blocco dei ricoveri. Ma a un mese di distanza siamo ancora fermi».

Cooperative a rischio

La situazione registrata, ancora una volta, è drammatica: «Come cooperative non sappiamo se riusciamo ad arrivare al 2023 perché le cooperative sono al collasso, purtroppo noi operatori siamo dipendenti e ne subiamo le conseguenze e gli ospiti pagano anche da parte loro. Col blocco dei ricoveri dal 2015 la parte sanitaria viene a mancare, la parte sociale non esiste. Chiediamo ai consiglieri di occuparsi di questa legge regionale in cui le strutture miste, come siamo noi. Chiediamo di occuparsi di questo per legalizzare in modo serio la situazione per poter arrivare all’accreditamento perché purtroppo c’è una burocrazia che blocca tutto».

Entro fine anno le cooperative rischiano di sparire: «Potrebbe succedere che le cooperative debbano chiudere perché già sono al collasso ma purtroppo con il blocco dei ricoveri non ci sono altre entrate, purtroppo gli ospiti è mi dispiace dirlo alcuni ospiti vengono a mancare. In città non c’è un servizio psichiatrico serio, è quasi inesistente; i ricoveri vengono spostati su altre regioni con una spesa è triplicata. Siamo in via d’estinzione: da tredici strutture con la chiusura degli ospedali psichiatrici siamo rimasti solo in 8».

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