Non sono solo anni di attività, ma vite intere passate dietro un bancone, una serranda alzata ogni mattina, clienti diventati volti familiari e strade che cambiano insieme ai negozi che le abitano. La cerimonia «Maestri del Commercio 2025» è stata questo: il racconto di dieci storie imprenditoriali che hanno attraversato decenni di trasformazioni economiche e sociali, continuando a rappresentare un punto fermo per Reggio Calabria.

La cerimonia si è svolta questa mattina nel Salone della Camera di Commercio, promossa da Confcommercio Reggio Calabria e 50&Più Reggio Calabria. Il riconoscimento storico, nato negli anni Sessanta e celebrato ogni anno in tutta Italia, punta a custodire la memoria commerciale del Paese e a valorizzare il commercio di prossimità come presidio economico e sociale.

Ad aprire l’incontro sono stati i saluti del presidente di 50epiù Reggio Calabria Francesco De Carlo e del presidente di Confcommercio Reggio Calabria Lorenzo Labate, che hanno richiamato il senso profondo del titolo di Maestro del Commercio: non un premio formale, ma un riconoscimento al lavoro quotidiano, alla continuità e alla responsabilità verso la città.

Nel corso degli interventi istituzionali, Giuseppe Antonio Sofia, dirigente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’Ispettorato territoriale Calabria e Sicilia, ha sottolineato come celebrare attività con 25, 40 o oltre 50 anni di storia significhi «riconoscere che questo territorio esprime imprenditori capaci di attraversare anche fasi difficili, mantenendo un ruolo attivo e positivo per la comunità». Un patrimonio che, ha ricordato, le istituzioni nazionali sono chiamate a sostenere e valorizzare.

Il legame tra commercio, città e qualità della vita è stato al centro anche dell’intervento di Alex Tripodi, assessore alle Attività produttive del Comune di Reggio Calabria. Per Tripodi, il commercio di prossimità resta «un presidio urbano, non solo economico ma anche sociale», capace di tenere vive le strade e rafforzare il senso di sicurezza e relazione. Un tema che si lega alla necessità di costruire una visione di lungo periodo, in sinergia con le associazioni di categoria.

Sulla stessa linea Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, che ha evidenziato come, in una fase di profondo cambiamento del settore tra digitalizzazione e nuove sfide, le imprese storiche rappresentino un riferimento concreto per chi oggi decide di investire e fare impresa sul territorio.

La cerimonia è quindi entrata nel vivo con la consegna delle Aquile d’Argento, d’Oro e di Diamante, assegnate in base all’anzianità dell’attività.

Per le Aquile d’Argento, dedicate agli imprenditori con almeno 25 anni di attività, sono stati premiati Ernesto Lanzaro, riconosciuto per aver saputo trasmettere alle nuove generazioni passione e valori attraverso il lavoro quotidiano; Giuseppe Leone, per la professionalità e la continuità con cui ha portato avanti un’attività nel settore dei Monopoli di Stato; e Giuseppe Santamaria, premiato per la serietà e la correttezza dimostrate anche nei momenti più complessi del settore della gioielleria, diventando un punto di riferimento per clienti e colleghi.

Con l’assegnazione delle Aquile d’Oro, riservate agli imprenditori con almeno 40 anni di attività, sono stati riconosciuti Giuseppa Pellegrino, imprenditrice del comparto Monopoli di Stato, indicata come esempio di dedizione e capacità di coniugare lavoro e responsabilità familiari; Saverio Giumbo, figura storica del commercio cittadino, premiato per una vita dedicata al lavoro e per il rapporto costruito nel tempo con Confcommercio; e Antonio Musolino, custode di una delle più antiche tradizioni del commercio alimentare reggino, riconosciuto per la lunga dedizione e per il valore identitario della sua attività.

Il momento più significativo è stato quello delle Aquile di Diamante, il riconoscimento più alto, destinato a chi ha superato i 50 anni di attività. A riceverlo Rocco Cosentino, premiato per una carriera settantennale nel settore dell’abbigliamento e per il ruolo di scuola di mestiere svolto nel tempo; Antonino Crucitti, insignito per i suoi 65 anni di attività nel settore della distribuzione di carburanti, esempio di continuità familiare; Luigi Lopresto, riconosciuto per il coraggio e la visione con cui ha attraversato decenni di trasformazioni; e Vincenzo Romeo, premiato per i suoi 54 anni di attività come punto di riferimento del settore carburanti, capace di costruire, insieme alla figlia, un’impresa solida e proiettata al futuro.


La cerimonia dei Maestri del Commercio 2025 si è così confermata come un momento di riconoscimento autentico per chi, attraverso il lavoro quotidiano, ha contribuito a costruire non solo imprese, ma pezzi di città.