sabato,Marzo 22 2025

Reggio, dal tavolo tecnico oncologico appello alla Regione: «Occorre una governance: da novembre gruppi di lavoro non attivati» – VIDEO

Questa mattina la riunione a palazzo Campanella convocata dalla garante regionale per la Salute Anna Maria Stanganelli. In apertura un minuto di silenzio per ricordare l'ex coach neroarancio Gaetano Gebbia scomparso qualche giorno fa dopo una lunga malattia

Reggio, dal tavolo tecnico oncologico appello alla Regione: «Occorre una governance: da novembre gruppi di lavoro non attivati» – VIDEO

La mancanza di una governance, i ritardi della Regione per esempio con riferimento all’attivazione dei gruppi di lavoro dediti ai Percorsi Diagnostici, Terapeutici e assistenziali (Pdta), nonostante il tavolo sia operativo dal giugno del 2023 e gli stessi gruppi siano stati costituiti lo scorso novembre. E ancora la mancata conoscenza dei fondi a disposizione della rete oncologica. Sono solo alcune delle criticità emerse questa mattina, in occasione della riunione del tavolo tecnico oncologico regionale presieduto dalla garante per la Salute, Anna Maria Stanganelli.  

Il ricordo di Gaetano Gebbia

Svoltasi nella sala Giuditta Levato di palazzo Campanella la riunione si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria di Gaetano Gebbia, storico coach della Viola morto qualche giorno fa dopo una lunga malattia. «Si era rivolto al nostro ufficio per una problematica che siamo riusciti a risolvere solo nel giorno della sua morte, segno di una sanità che ancora ha molta strada da percorrere per assicurare tempestivamente adeguate risposte ai bisogni dei cittadini. Conferiremo il premio Lilia Gaeta alla sua memoria proprio per ricordare il sorriso fiero con cui ha combattuto contro la malattia». Così la garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli.

La riunione è stata scandita da interventi dei medici e addetti ai lavori. Presenti anche le associazioni impegnate nella prevenzione e nell’affiancamento dei pazienti oncologici. Numerosi gli interventi introdotti da Giovanni Tripepi, in rappresentanza del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dirigente di Ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Reggio Calabria. L’incontro ha prodotto un documento che sarà consegnato la presidente della Regione Roberto Occhiuto.

Il documento finale e i nodi da sciogliere

«Sono ancora tante le criticità che i pazienti oncologici segnalano all’Ufficio del Garante: la difficoltà di accesso a determinate servizi e prestazioni per i lunghi tempi d’attesa e l’impossibilità di cura nella nostra regione per il mancato ottenimento di farmaci chemioterapici reperibili in altre regioni o addirittura all’estero. La mancata piena attivazione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali per determinate patologie oncologiche non consente una presa in carico del paziente omogenea da parte di un’équipe multidisciplinare che lo assista.

Oggi sono altresì emerse esigenze stringenti che sottoporremo all’attenzione del presidente della Regione e commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto, con riferimento all’attivazione dei gruppi di lavoro, costituiti già nel mese di novembre 2023 ma ancora non operativi. Una problematica segnalata dal coordinatore della rete oncologica regionale, il dottore Filippelli. Manca ancora un decreto, un atto ufficiale che possa legittimare i professionisti a operare. In occasione della prossima riunione coinvolgeremo anche il commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino per affrontare alcuni di questi nodi». ha evidenziato la garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli.

«Necessitiamo di adeguamento su tre fronti: pianta organica, il piano tecnologico e quello strutturale alberghiero. Sono solo tre dei tanti aspetti problematici che ancora non hanno avuto un riscontro alcuno», ha sottolineato Antonino Iaria, direttore dell’unità di Oncologica dell’ospedale di Melito.

La priorità della prevenzione

«Necessitiamo di interlocutori politici e di un’attività di decretazione regionale che sia consequenziale per metterci nelle condizioni di operare e mettere a frutto lo strumento della rete oncologica. Diamo atto della riorganizzazione dei posti letto oncologici, che avevamo più volte chiesto di potenziare vista la carenza e il cui incremento era stato pressoché azzerato. Dopo tante riunioni siamo stati ascoltati e sono stati implementati su tutto il territorio regionale, tranne a Vibo per le piccole dimensioni del centro. Però c’è ancora tantissimo altro da fare.

Occorre affiancare alle professionalità che ci sono le risorse strutturali per dare risposte adeguate ai cittadini. Mi riferisco alla prevenzione in termini di screening oncologici, alle cure che devono essere sempre quelle più moderne, e noi disponiamo dei farmaci migliori al mondo, ma anche alle cure palliative. Su questo fronte serve lavorare per tessere un legame tra ospedale e territorio. Occorre potenziale i servizi territoriali. Per noi priorità assolute sono il potenziamento del registro tumori, alla base per individuare le politiche dedicate all’oncologia, e il potenziamento degli screening oncologici.

Ancora oggi l’adesione agli screening ad esempio della mammella, colpita da un tumore che ha una incidenza grave, è troppo bassa. Occorrono strategie nuove che coinvolgano anche le associazioni di volontariato». Così Gianfranco Filippelli, coordinatore della rete oncologica della Regione Calabria.

Le iniziative dell’asp

«L’asp di Reggio Calabria ha dato un nuovo e importante impulso alla prevenzione oncologica, con particolare riferimento al tumore alla mammella e della cervice uterina.  Quest’ultimo consente di individuare il rischio di un tumore talmente precocemente che se registrasse una adesione massima, potrebbe debellare la patologia. Utile a questa causa sarebbe anche associare la vaccinazione anti papilloma virus, gratuita per le donne fino a trentacinque anni.

Ci stiamo impegnando al massimo anche adottando strumenti informatici evoluti e con l’invio di sms. Chi non riceve il messaggio può rivolgersi, comunque, al proprio medico di medicina generale o in farmacia per avere tutte le informazioni e il kit.  Tutto gratuito, compresi gli esami successivi, anche con riferimento al tumore al colon retto per entrambi i sessi. L’appello è alla prevenzione recependo attivamente le sollecitazioni che l’asp sta rivolgendo al territorio». Così Alessandro Giuffrida, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.

La voce delle associazioni

«Porteremo avanti quelle che sono le criticità che noi viviamo quotidianamente. Quelle che segnano il passo ancora lento della nostra regione rispetto alle altre d’Italia. Per esempio la multidisciplinarietà all’interno dei reparti di oncologia che qui ancora conosciamo poco. Per noi prioritaria è la psico-oncologia: è importantissimo che ci siano delle persone a supporto di chi affronta la malattia e delle famiglie. La seconda priorità riguarda i percorsi burocratici per l’ottenimento di convenzioni e documentazione varia. Qui ci avvaliamo di assistenti sociali che ci danno una mano.  

La terza e non ultima priorità è quella di attenzionare la velocizzazione delle richieste di esami e studi clinici anche per sollecitare la ricerca affinché, andando sempre più avanti, si allontani il più possibile la parola fine alla vita». È quanto ha sottolineato Lidia Papisca, presidente dell’associazione Grace, impegnata nella promozione dell’estetica e del benessere e nel miglioramento della qualità della vita soprattutto in costanza di malattia.

L’esperienza della rete oncologica siciliana

«Siamo considerati una rete oncologica molto attiva che ha raggiunto già degli obiettivi importanti. Abbiamo ridotto per qualche patologia, la migrazione sanitaria passiva con l’aumento della presa in carico del paziente. Continuiamo a lavorare. Adesso puntiamo sull’informatizzazione. La mia presenza qui è di supporto e collaborazione per mettere a frutto e condividere al nostra esperienza». Così Vincenzo Adamo, professore di Oncologia medica e coordinatore della rete oncologica siciliana.

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