Estate di fuoco al Gom con 260 accessi al giorno al pronto soccorso, Scaffidi: «Sistema al collasso»
Il commissario parla di «situazione insostenibile perchè il sistema di filtri territoriali non funziona ma noi con questi numeri rischiamo di implodere»
«Una risposta si è data a tutti coloro che hanno avuto accesso al pronto soccorso ma il sistema sta implodendo». Una risposta, quella che il commissario del Gom Gianluigi Scaffidi ci ha dato in merito al bilancio dell’estate che da un lato ci aspettavamo. Ma la situazione pare essere anche peggiore delle previsioni. Con l’aumentare della popolazione, considerando i turisti, il mese che si chiude ha fatto registrare numeri da record.
I numeri
Prendendo come riferimento le settimane di agosto dal 13 al 18 «abbiamo avuto 1600 prestazioni di pronto soccorso. Il che significa una media di 260 accessi al giorno. Numeri non compatibili con un pronto soccorso in un ospedale Hub in cui dovrebbero arrivare soltanto le emergenze urgenze, non altro. Invece arriva di tutto e da ogni parte. Quindi il sistema è al limite del collasso. Tra l’altro, giustamente, chi arriva qui e non ha patologie serie aspetta dalle 5 alle 8 ore e protesta. Ma è gente che il pronto soccorso non dovrebbe vederlo nemmeno col binocolo per le patologie che fortunatamente non hanno. Evidentemente non sanno dove andare».
Le carenze
Ed è così che ancora una volta emerge la carenza di presidi a livello territoriale che fungano da filtro. Dai medici di base alle guardie mediche senza dimenticare gli ospedali di provincia.
«Da una parte io la vedo come lato positivo che la gente si fidi dell’ospedale, quindi del pronto soccorso. Però il nostro sistema è creato con una serie di filtri prima arrivare al pronto soccorso come il nostro. Evidentemente i filtri non funzionano. I filtri territoriali e i filtri ospedalieri della provincia perché è inspiegabile diversamente 260 accessi al giorno al pronto soccorso. Tra l’altro un numero tale è chiaro che non consente di dare il meglio. Si fa tutto di corsa e quando fai tutto di corsa all’errore è sempre dietro l’angolo».
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