Il segretario territoriale della Uil Nicola Simone, ha inviato una lettera al commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, chiedendo che vengano recuperate delle somme indebitamente percepite da alcuni medici. «Questa O.S. – scrive Simone – da tempo ha posto in evidenza la gravissima eventualità che attiene la probabile illegittima corresponsione di laute indennità a decine di dirigenti medici in servizio presso l’Asp di Reggio Calabria. Tale possibile illecita pratica discenderebbe dal fatto che detto personale medico avrebbe la responsabilità di Strutture/Unità Operative di diversa valenza e caratura che ad una attenta disamina risulterebbero fragorosamente inesistenti e, quindi, le correlate funzioni non esercitate.

Tali strutture non sarebbero soprattutto ricomprese e previste dall’Atto aziendale, unico elemento giuridico a suffragare la legittimità dell’esistenza all’interno dell’Asp di unità operative, semplici dipartimentali e semplici dalla effettiva guida delle quali discendono responsabilità organizzative e la legittima corresponsione delle indennità collegate. La scrivente O.S. – continua – nel  riconoscere, il  poco  tempo a Sua disposizione e la grande volontà di  risolvere con tutte le energie,  le varie e  serie   problematiche, che ha riscontrato  dal Suo insediamento; La invita a  verificare quanto denunciato  da  questa  O.S. e  nella   veridicità   della  verifica  al  recupero  delle  indennità  indebitamente  percepite dai  vari  dirigenti medici  interessati, che  secondo  quanto segnalato dal dott. T.G. il  numero si aggirerebbe su 26 dirigenti  quali  percussori di indennità indebite (tra cui anche  dirigenti sindacali), con  grave  danno  erariale per l’Asp, presumibile per una  somma  di circa 2.000.000 di euro».