In piazza ci sono le uova di Pasqua, come le stelle di Natale che illuminano le feste di Natale. Ma dietro c’è il lavoro che l’Ail compie tutto l’anno. A Pasqua e a Natale si raccolgono i frutti che serviranno da un lato a dare assistenza ai pazienti malati di leucemia, dall’altra a sostenere le borse di studio con le quali i ricercatori fanno passi enormi per fare trovare cure e migliorare la vita degli ammalati.

Dietro le quinte nei banchetti in piazza, ma al lavoro in prima fila con i camici al Gom di Reggio Calabria ci sono loro i borsisti. Abbiamo ascoltato l’esperienza di due giovani reggine che si occupano delle terapie Car-t rivoluzionarie perchè consentono ai malati di avere un’altra chance, laddove in precedenza gli ematologi non potevano fare nulla. Oggi è possibile curarsi al Gom di Reggio. Una terapia, che è un orgoglio per la Calabria e per l’Ail di Reggio sempre ai primi posti della classifica nazionale.

Lo studio su pazienti e caregiver

Martina Pitea, borsista finanziata dall’Ail, svolge la sua attività di ricerca presso il Centro trapianti del Grande ospedale metropolitano racconta che «Grazie all’Ail è possibile sviluppare progetti di ricerca in tutto il territorio regionale, in particolare nella nostra città. In particolare io mi occupo di studiare la vita dei pazienti sottoposti alla terapia con Car -t e del loro caregiver, ossia la persona che li accompagna durante tutto il percorso della terapia. Dagli studi è emerso al momento che vivono di pari passo sia paziente sia caregiver, la loro qualità della vita soddisfa molti requisiti e soprattutto grazie al contributo delle case Ail è possibile seguire questo progetto».

La qualità di vita dei pazienti

Anche Tania Porto è una borsista del Centro trapianti reggino, ricercatrice del Ctmo Gom:
«Coi proventi dell’Ail – ribadisce – per noi è possibile lavorare nella ricerca. L’obiettivo è migliorare attivamente la qualità di vita dei nostri pazienti con degli studi su farmaci innovativi che possano, da un lato, curare la malattia, e che possano migliorare la qualità di vita del paziente anche dopo il trapianto».

Giusy Sembianza, presidente Ail sezione “Neri” di Reggio e Vibo aggiunge: «Sosteniamo continuamente con borse di studio il lavoro di biologi, medici e data manager. Il nostro impegno si focalizza su: assistenza domiciliare, servizi navetta, sostegno e conforto ai pazienti nei reparti di ematologia, supporto psicologico rivolto ai volontari e ai malati, una speciale ludoteca con psicologo, pedagogista e due luddiste dedicata ai più piccoli, la Casa alloggio Ail per i pazienti che arrivano anche da fuori Regione e due grandi residenze per l’accoglienza e l’ospitalità dei pazienti in follow-up come quelli sottoposti a terapie Car-t».