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L’attivazione dei 26 punti di atterraggio notturno per l’elisoccorso calabrese, annunciata dal Dipartimento regionale Emergenza-Urgenza in collaborazione con l’ASP di Cosenza e fortemente voluta dal Presidente Occhiuto, accende il dibattito nel comprensorio di Oppido Mamertina.
A sollevare dubbi e amarezza è il Vice Sindaco Metropolitano Carmelo Versace, che sottolinea come dall’elenco dei siti individuati manchi proprio Oppido, «nonostante le rassicurazioni arrivate mesi fa da esponenti regionali». Una lacuna che, secondo Versace, rischia di tradursi nell’ennesima esclusione per un territorio già duramente penalizzato.
«Apprendiamo con sorpresa che tra i punti previsti non risulterebbe incluso quello di Oppido Mamertina. Speriamo si tratti solo di una svista giornalistica, ma se così non fosse, sarebbe un segnale gravissimo», commenta Versace, che ricorda come la cittadina dell’entroterra reggino rappresenti l’unico presidio ospedaliero montano dell’Ente Parco, con un bacino di oltre 30 mila abitanti.
«Non solo non è ancora stato completato l’Ospedale di Montagna, ma adesso sembrerebbe sfumare anche l’ipotesi di un punto di elisoccorso. È come se si volesse cancellare questo territorio dalla mappa della sanità calabrese», incalza.
Per Versace, l’intervento della Regione non può limitarsi all’introduzione dell’elisoccorso notturno: «È un passo avanti, certo, ma riduttivo se pensiamo alla reale condizione della sanità nei nostri territori. I servizi essenziali sono carenti o del tutto assenti: case famiglia, centri diurni, assistenza agli anziani e alle persone fragili sono parole vuote senza azioni concrete».
Nel mirino del Vice Sindaco anche la gestione complessiva del sistema sanitario calabrese, definito «in agonia, tra sprechi e promesse mancate», con particolare riferimento agli ospedali di Locri, Polistena e Gioia Tauro, che «condividono un destino di sottofinanziamento e difficoltà croniche».
«Come amministratori locali – prosegue Versace – assistiamo inermi al declino di una rete ospedaliera fragile, senza strumenti per rispondere alle richieste legittime dei cittadini. Qual è la reale destinazione dei fondi destinati alla sanità calabrese? Perché le strutture esistenti continuano a essere depotenziate invece che rilanciate?».
Versace chiede una «programmazione seria, con interventi strutturali e finanziamenti mirati» in particolare per le aree interne e montane. «La riapertura del varco di Santa Cristina d’Aspromonte e gli investimenti infrastrutturali promossi dalla Città Metropolitana non possono prescindere da una sanità all’altezza delle sfide».
Infine, l’appello alla Regione e al Governo: «La politica, centrale e regionale, deve assumersi le proprie responsabilità. Non è più accettabile che ampie zone della Città Metropolitana vengano sistematicamente dimenticate. I cittadini hanno diritto a cure adeguate e a credere ancora nello sviluppo dei propri territori».