giovedì,Marzo 28 2024

Reggio, Rione Ceci rivede la luce tra strutture sportive e di aggregazione

L’esecutivo di Palazzo San Giorgio ha approvato il progetto definitivo che prevede tra le altre cose la realizzazione di un campo da calcetto e di basket, insieme ad uno skate park

Reggio, Rione Ceci rivede la luce tra strutture sportive e di aggregazione

Con la delibera 90 del 23 maggio scorso la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo dell’intervento “Riqualificazione urbana Rione Ceci con creazione di aree verdi”, per un importo di 700 mila euro a valere sulle risorse del Pon metro, con una certezza: che adesso si continuerà l’iter procedurale con la redazione delle successive fasi progettuali di Progettazione esecutiva al fine di rispettare i termini imposti dal Decreto di Finanziamento, 30 luglio 2022, per l’inizio dei lavori.

La riqualificazione di Rione Ceci, in realtà rientrava nell’elenco della programmazione rimodulata nel 2000 del Decreto Reggio. Per mutate condizioni finanziarie, oggi l’opera è definita nell’ambito del Pon Metro 2014/2020 (React-Eu). A distanza di tanti anni Rione Ceci è diventato un “vuoto urbano” incastonato tra via Sbarre centrali e Viale Calabria fortemente degradato con strutture edilizie ridotte a relitti urbani.

Dal quartiere minimo al vuoto urbano

La relazione redatta dall’architetto sidernese Alessandro Ciprioti offre anche uno spaccato storico sull’area in questione, essenzialmente occupata da giardini fino al terremoto del 1908 quando fu trasformata in zona abitabile, Durante il ventennio a fianco delle costruzioni popolari dei rioni Ferrovieri e pescatori nacquero i quartieri minimi destinati alle classi più povere ma comunque bisognose di alloggio, fra questi, è stato realizzato il rione Ceci. Solo nel 1999 nell’ambito di un più generale riordino dei quartieri cittadini, che si voleva dotare di servizi utili alla collettività, fu prevista la costruzione di un campo di calcetto a 5. Furono abbattuti diversi edifici e l’opera sembrava dover arrivare a completamento, ma poi, nel 2004 tutto si fermò per inadempienze della ditta aggiudicataria.

L’area in progettazione occupa, strade a parte, una superficie di circa 5.300 mq destinata prevalentemente a parcheggio salvo una piccola zona destinata a campo di calcio a cinque e relativo spogliatoio, come detto realizzato del 2004.

Nel tempo quest’area pur non dotata di servizi di alcun genere, luce, acqua, scarico fognario, è stata utilizzata come parcheggio in occasioni di grandi eventi cittadini.

Il recupero e il progetto sociale

L’idea dell’amministrazione comunale è quella di recuperare al patrimonio cittadino un’area oggi degradata, rivalorizzandola e reintegrandola nel tessuto urbano, mantenendo intatta la memoria urbana e culturale dell’edilizia storica post terremoto. L’obiettivo è ovviamente dotare di nuovi servizi la comunità locale, promuovendo la cultura del rispetto ambientale con un intervento ecosostenibile e ponendo l’opera nel suo complesso quale nuovo punto di aggregazione.

L’ipotesi di lavoro offerta dall’architetto Ciprioti ha lavorato su queste direttrici, intanto con il recupero dell’esistente campo di calcetto e il completamento dell’edificio rustico ultimandolo in tutte le sue parti destinandolo a servizio alle attività dell’intera area: guardiania, presidio sociale con consultorio, piccolo punto di ristoro, deposito attrezzi, servizio Informazioni etc… In più il progetto nel suo complesso prevede la realizzazione di un campo di basket, di un’area skate park, un piccolo labirinto, una pista ciclabile e un’area espositiva/espressiva. Il tutto arricchito da nuovi interventi impiantistici quali torri faro ed illuminazione diffusa, fontanili, videosorveglianza, impianti di energie rinnovabili e copertura wi-fi.

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