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Un ambiente domestico sempre più sicuro e a misura delle fragilità che subentrano con l’avanzamento dell’età. “Un modo nuovo per stare bene a casa” è la denominazione complessiva dei servizi messi a bando dal Comune di Reggio Calabria, presentati questa mattina nel salone dei Lampadari Italo Falcomatà di palazzo San Giorgio, e illustrati dal consorzio Macramè che metterà in atto l’intervento.
Chi incorra in un crescente deficit di autosufficienza o si trovi particolari condizioni di limitazioni funzionali o disabilità potrà avvalersi di queste misure volte a garantire un’assistenza puntuale e qualificata a chi desideri continuare a vivere nella propria abitazione in sicurezza.

Servizi domiciliari tradizionali e anche innovazione tecnologica applicata a questa tipologia di assistenza. Riqualificazione degli spazi domestici per il superamento delle barriere architettoniche, la facilitazione di movimenti e la diminuzione del rischio di cadute, adozione di soluzioni tecnologiche con il ricorso a domotica, sensori di sicurezza, teleassistenza, potenziamento della rete dei servizi (insieme a operatori socio sanitari, familiari, vicinato, volontariato): ecco le azioni da concretizzare per un migliore supporto materiale e relazionale.
I fondi del Pnrr
L’intervento è finanziato nell’ambito della misura 1.1.2 del Pnrr, prevista all’interno della Missione 5 “Inclusione e Coesione“, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore“, Investimento 1 “Interventi per la disabilità“. Focalizzata sul sostegno alle persone vulnerabili e sulla prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, essa si propone così di rafforzare e qualificare l’assistenza domiciliare sul territorio comunale della città dello Stretto anche con soluzioni innovative e pionieristiche nel territorio metropolitano di Reggio Calabria, come il braccialetto per un monitoraggio a distanza.
Alla conferenza stampa di presentazione presenti il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, l’assessora al Welfare, Lucia Anita Nucera, il dirigente del settore Welfare, Francesco Barreca responsabile unica del procedimento, Paola Amato, il presidente del consorzio Macramè, Gianni Pensabene, e il responsabile dell’area Cure domiciliari dello stesso consorzio, Giuseppe Carrozza.
Le risorse economiche
Sono finanziabili fino a 70 domande. Finora arrivate solo 20. Quasi un milione e mezzo di euro per tutelare persone non autosufficienti e garantire condizione di permanenza in casa con servizi e soluzioni tecnologiche e servizi tradizionali frontali.
Ecco il dettaglio delle risorse economiche: 140 mila euro del telesoccorso e teleassistenze, 700 mila euro per riqualificazione spazi domestici e 620 mila servizio domiciliare (oltre di 30 mila ore servizio frontale a casa, con una media di 6-12 ore a famiglia).
Si prevede l’assegnazione a ciascun anziano di un budget stimato nell’importo medio di 10 mila euro, da destinare all’adattamento dello spazio abitativo e di un budget stimato nell’importo medio individuale di 2mila euro per la domotica.
I beneficiari
Possono beneficiare della misura tutte le persone over 65, in condizioni di particolari limitazioni e/o disabilità, che intendano prevenire il rischio di istituzionalizzazione e favorire la possibilità di rimanere nelle proprie case o in contesti familiari per un migliore benessere complessivo.
Un braccialetto per “proteggere” a distanza
«Per l’anziano aumenta il livello di protezione. Un beneficio da conseguire anche attraverso il telesoccorso e il monitoraggio a distanza, tramite braccialetto finora mai sperimentato nel territorio reggino, anche da chi non essendo proprietario dell’appartamento non possa fruire degli altri interventi strutturali. I fondi ci sono e non è richiesto alcun requisito economico per accedere al bando. Il modello Isee viene richiesto ai soli fini di un eventuale necessità di stilare la graduatoria. Fino ad esaurimento fondo, ancora capiente avendo ricevuto solo 20 domande sulle 70 finanziabili, sarà possibile presentare la documentazione e, in caso di valutazione positiva di Comune e Asp tenuti a valutare la sussistenza dei requisiti, accedere ai servizi», ha spiegato Giuseppe Carrozza, responsabile dell’area Cure domiciliari del consorzio Macramè.
Il rischio di isolamento
«L’isolamento in cui, con l’avanzare dell’età, si rischia di trovarsi, deve essere contrastato. La tentazione di lasciarsi andare, di non coltivare più hobby e interessi per il sopravvento di difficoltà motorie o di altra natura, è forte. Mettere in campo interventi che vadano a contrastare questo progressivo abbandono a una vita di solitudine equivale a preservare la dignità della persona, contribuendo a restituire la voglia di vivere di vivere, di partecipare e ad alimentare negli anziani la consapevolezza di essere importanti. Gli anziani sono uno straordinario patrimonio anche nel nostro territorio e questo patrimonio deve essere preservato. Noi ci siamo e confidiamo che queste opportunità proposte siano colte», così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Una centrale operativa “in ascolto” h24

«Indossando questo bracciale, con un unico tasto, l’anziano chiede soccorso e attraverso un interfono si mette subito in contatto con una centrale operativa. La persona in difficoltà, così, si interfaccia subito con il personale addetto del consorzio Macramè. Dunque si assicura un’interazione atta anche solo a tranquillizzare la persona anziana che in quel momento stia vivendo un disagio o una difficoltà.
La centrale operativa permette appunto di creare una serie di alert. Il braccialetto consente anche per esempio di delineare un eventuale perimetro virtuale dentro il quale l’anziano si trova per monitorare un eventuale rischio di caduta. Nel momento in cui una persona cade, il sistema avendo dentro dei sensori che rilevano la caduta, avverte in tempo reale la centrale operativa. Il monitoraggio può essere utile con riferimento alla somministrazione di farmaci, alla registrazione di sbalzi cardiaci o di pressione, al controllo dei parametri vitali che vanno dalla saturazione al rischio di disidratazione.
Noi come azienda Elettromedical Center, con sede a Gioia Tauro, abbiamo scommesso molto, in questo momento storico, sull’innovazione tecnologica per la salute, sul telecontrollo e sul telemonitoraggio. A Reggio Calabria, dunque, l’anziano che indosserà questo dispositivo rimarrà collegato H 24 con la centrale operativa». È quanto ha spiegato Pasquale Papasergi, fondatore e amministratore Elettromedical Center.
Interventi finanziabili nel dettaglio
Sono possibili interventi di ristrutturazione e/o manutenzione di scale, porte strette, dislivelli, illuminazione inadeguata, ed eventuale dotazione di maniglie, corrimani, sedili per doccia, sollevatori, elettrificazione infissi.
È possibile dotarsi di sensori di sicurezza, teleassistenza, safe bed system e di un apposito braccialetto digitale che garantisce il monitoraggio continuo dello stato di salute e di bisogno della persona anziana, con segnalazione cadute e richieste di soccorso a una Centrale Operativa attiva H24.
È possibile fruire di ulteriori servizi domiciliari di igiene e cura della persona e dell’ambiente domestico, potenziamento del tempo libero e della fruizione di attività esterne, accesso ai servizi pubblici.
Il supporto
In caso di difficoltà nella compilazione e inoltro della modulistica, un operatore è a disposizione telefonando allo 0965896669, dal lunedì al venerdì, dalle 09 alle 12.