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«Abbiamo letto la delibera del sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria riguardante la richiesta per la realizzazione di un nuovo più sicuro e moderno tracciato lungo la fascia ionica di competenza dell’Ente e apprezziamo l’interessamento, anche se tardivo, dei comuni della fascia ionica concernente le proposte in essa contenute». Esordisce così Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic, in merito alla strada Reggio Calabria – Taranto.
«Secondo noi – continua – la delibera, data l’importanza dell’intervento risolutivo anche per lo sviluppo del nostro territorio, dovrebbe essere integrata con ulteriori proposte. Non si può commettere lo stesso errore degli anni passati, quando i sindaci colpevolmente hanno accettato la strada a scorrimento veloce nei centri abitati che ha portato e continua a portare disastri e morti.
Abbiamo letto le proposte contenute nella succitata delibera e riteniamo che necessitano di integrazioni e ulteriori considerazioni, atteso che tale nuovo intervento così come è dato sapere potrebbe essere sovrapponibile a quello degli anni ‘70, quando si è provveduto ad ampliare la SS 106 trasformandola a scorrimento veloce impropriamente detta E 90, non avendo le caratteristiche e facendola passare nei centri abitati percorrendo la linea di costa.
Atteso che nella delibera in oggetto si parla di un nuovo e più sicuro e moderno tracciato della SS 106 lungo la fascia ionica del proprio territorio di competenza, chiediamo di sapere se nel formulare dette proposte i comuni interessati dall’attraversamento di questo nuovo tracciato, conoscitori del proprio territorio abbiano presentato le proprie osservazioni o eventuali modifiche da apportare, qualora fosse stato redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica (ex progetto preliminare) onde evitare come anzi detto di trovarci di nuovo nella situazione sopra citata».
Per Crea «è necessario a nostro avviso se non previsto, la realizzazione di questa nuova strada molto più a monte dei centri urbani con collegamenti con gli stessi evitando ulteriori disastri della strada a scorrimento veloce la cui responsabilità a nostro parere ricade sui sindaci del tempo della fascia ionica. Intendiamo meglio dire che al tempo la Reggio – Taranto era intesa in prosecuzione della Salerno – Reggio Calabria che finiva sulle colline di Pellaro – Trapezi Bocale ove fra l’altro erano previste aree di accumulo dei veicoli in caso di breve interruzione della viabilità causata dal vento sul ponte dello Stretto Reggio – Messina o per altro tipo di interruzione del viadotto.
Quindi questa soluzione prevedeva la prosecuzione verso Taranto a quota superiore e distante dai centri abitati costieri che tra l’altro troverebbe maggiore copertura delle gallerie. Basti pensare che l’attuale 106 trasformata a scorrimento veloce addirittura, è situata sul promontorio di Capo D’Armi su un precipizio di oltre 50 metri». Al sindaco del comune di Motta San Giovanni e al sindaco del comune di Montebello Jonico, Crea raccomanda «di considerare che il tracciato del Megalotto 5 nel tratto di interesse, a nostro parere, interessa i centri abitati di Lazzaro e Saline.
Atteso che il presidente dell’Assemblea, Caterina Belcastro, ha convocato l’assemblea generale dell’associazione “Comuni della Locride” per giorno 23 p.v. presso la sala riunioni del comune di Siderno, con il seguente ordine del giorno: “Incontro del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà con i sindaci della locride” si voglia valutare in tale sede la necessità di integrare la sopra citata delibera prima che la stessa venga adottata dai singoli comuni, tenendo in considerazione, qualora lo ritenessero opportuno, anche le nostre considerazioni».

