«Da tempo per gli ultrasettantenni calabresi il trasporto pubblico locale non gode, da parte della Regione, di coperture finanziarie atte a garantire delle agevolazioni. Per questo motivo, nonostante la proroga del vecchio piano tariffario fino al primo settembre, Atam non riserva più l’abbonamento mensile al prezzo di 10 euro. Purtroppo noi non possiamo determinare tariffe alle quali non corrisponda un impegno economico specifico assunto dalla Regione. Duole constatare che negli anni l’impegno economico regionale e l’attenzione a questa fascia in Calabria sono venuti meno». L’amministratore unico di Atam, l’azienda trasporto nell’Area Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Basile, spiega così la situazione che ha indotto, suo malgrado, l’azienda stessa a non rinnovare agli ultrasettenni l’abbonamento mensile a tariffe scontate.

Al netto dei sacrifici compiuti in passato da Atam per poterlo garantire, l’attuale moratoria, che in questo frangente sta riguardando il nuovo piano tariffario regionale del trasporto pubblico locale, non riguarda questo tipo di agevolazioni che già da anni non hanno più una copertura.

Il nuovo piano tariffario della Regione e la moratoria

I prezzi aumentati contemplati nel nuovo piano regionale hanno generato polemiche tali da indurre la Regione e l’assessorato ai Trasporti, retto da Gianluca Gallo, a rinviare di un mese (al Primo settembre piuttosto che il Primo agosto) la sua entrata in vigore, al fine di attivare misure di sostegno per compensare i rincari ed equilibrare la revisione del piano medesimo, individuando specifiche risorse nazionali volte a contribuire ad attenuare l’effetto degli aumenti tariffari sui cittadini, in particolare sulle fasce più esposte e sugli utenti abituali del servizio di trasporto pubblico. Fasce deboli in cui dovrebbero rientrare anche i pensionati e gli ultrasettantenni, per i quali il trasporto pubblico può (anzi deve), vista l’età, rispondere all’esigenza particolare di mobilità e di sicurezza.

Chissà, forse questo mese di moratoria porterà consiglio anche da questo punto di vista. Resta oggi certo che il nuovo piano tariffario non solo ha aumentato in linea generale le tariffe, ma sta continuando anche a “ignorare” questa fascia della popolazione, non prevedendo alcuna tariffa agevolata che possa offrire adeguata copertura finanziaria alle aziende chiamate a garantire il trasporto pubblico locale sui territori calabresi.