Nuccio Pizzimenti, presidente dell’associazione “Cittadini per il cambiamento”, rivolge alcune domande al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, circa il tapis roulant, ormai fermo da diverso tempo. «Anche su istanza di moltissimi cittadini, facciamo alcune domande al sindaco Falcomatà, ed attendiamo le risposte: perchè il tapis roulant è chiuso da diversi mesi? Come mai vi è una pessima manutenzione? Per quale ragione da moltissimi anni non partono i lavori per il completamento dell’opera nell’ultimo tratto? Altresì ricordiamo – afferma Pizzimenti – che nell’ultimo tratto in fase di completamento (via Filippini – Possidonea – Reggio Campi) vi è un blocco del cantiere da circa nove anni. Va debitamente tenuto conto che in quest’area sono ubicati sei palazzi, ed i residenti si trovano in una situazione inaccettabile. Questo mix inopportuno non è funzionale ai cittadini ed ai turisti, e trasmette un’immagine indecorosa della Città».

Detto questo, Nuccio Pizzimenti ritiene che «la città, già provata per il degrado urbano provocato dalla politica “Falcomatiana”, non può subire ulteriori danni all’immagine rispetto al mancato funzionamento di strutture che abbelliscono e rendono efficiente il centro storico, di questo dovrebbe convincersi il sindaco Falcomatà. Chiediamo quindi al sindaco, che il tapis roulant quando ripartirà non sia spento dalle ore 13.30 alle 16, e di non chiuderlo alle 20.30 per essere riaperto alle 9, in quanto per i cittadini e turisti è corretto offrire un servizio continuato specie in estate. Per il risparmio energetico, come già in molte circostanze detto, ha più senso installare dei sensori di rilevamento umano, optoelettronici con misurazione ottica della distanza con fotocellule per il fermo del tappeto mobile, e la successiva ripartenza quando vi sono utenti che lo utilizzano, sicuramente il risparmio per l’Amministrazione comunale sarà maggiore».

Pizzimenti pone poi l’attenzione anche sull’area di ingresso al tapis roulant, sulla piazzetta antistante la via Marina, ed esplicita il desiderio di «riavere la piazzetta nelle condizioni in cui era un tempo, dove nelle vasche scorreva l’acqua generando con illuminazione, magici giochi d’acqua, trasformando il sito in un fiore all’occhiello della città dove i cittadini e turisti si fermavano ad ammirare la magica incantevole atmosfera. Adesso la piazzetta è un luogo triste e sporco. Un sindaco, bravo, attento, fa di tutto per avere la città in ordine, pulita, accogliente anche per i turisti, mentre il nostro primo cittadino ha trasformato anche il centro storico in un degrado generalizzato, con una svolta inversa alla nota “Primavera di Reggio”,  bella e gentile, esempi degni di essere ricordati».