martedì,Aprile 16 2024

Due viali a Reggio per Falcone e Morvillo, Brunetti: «Insieme anche dopo la morte»

Rosanna Scopelliti: «Francesca Morvillo non solo è una figura di stimata professionista, ma una donna che per amore ha scelto di rinunciare a quella che nelle famiglie è la normalità»

Due viali a Reggio per Falcone e Morvillo, Brunetti: «Insieme anche dopo la morte»

Anche dopo morti restano insieme uno accanto all’altro. Così Giovanni Falcone e Francesca Morvillo che, a trent’anni dalla strage di Capaci, danno il nome a Reggio Calabria alle due strade delle bretelle sul Calopinace. Oggi pomeriggio l’inaugurazione delle due targhe, poste ai lati delle strade a scorrimento veloce, alla presenza delle massime autorità civile e militari cittadine.

La proposta della Fondazione Scopelliti, lo scorso 8 marzo, di ricordare Francesca Morvillo, magistrato donna, intitolandole le bretelle del Calopinace, nella parte che tocca il costituendo palazzo di giustizia, è stata fatta propria dall’amministrazione Brunetti che ha pensato di aggiungere anche la memoria del giudica Falcone.

L’evento di oggi è il cuore delle attività previste nel trentennale dalla strage di Capace le “Giornate della Legalità”, promosse per la diffusione della cultura della legalità e per il ricordo delle vittime della stagione stragista. Gli eventi (fino al 25 maggio) sono stati organizzati dal Comune di Reggio Calabria, in collaborazione con il Comando di Polizia Locale dell’Ente, con l’Orchestra scolastica comunale del Teatro Cilea e gli istituti scolastici cittadini ad indirizzo musicale, con la Fondazione A. Scopelliti e l’Associazione Libera.

Per Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione Scopelliti: «Siamo contenti che l’amministrazione ha accolto la nostra richiesta, la figura di Francesca Morvillo non solo è una figura di stimata professionista, anche lei era un magistrato e molto apprezzato dai colleghi, ma quella di una donna che ha fatto non solo una scelta di vita ma anche una scelta di vita accanto alla persona che amava, a  costo di rinunciare a quella che nelle famiglie è la normalità: penso alla scelta di non avere dei figli perché avevano paura di lasciare degli orfani e questo rende ancora più importante il loro sacrificio e quello delle donne e degli uomini delle scorte».

Per il Procuratore generale di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni: «Sia Falcone che Borsellino, così come le loro scorte sono stati importanti per la nostra storia. È fondamentale vivere la legalità giorno per giorno. Le istituzioni devono fare sinergia».

Per Giovanni Bombardieri: «Falcone va ricordato per le idee relative al contrasto coordinato alla criminalità ed è importante avere in luogo che ricordi questo sacrificio». Il prefetto Massimo Mariani ha battezzato quella dell’amministrazione come «Una scelta importante perché il trentennale è la memoria di quegli uomini e donne che hanno sacrificato tutto in nome degli ideali per cui cerchiamo di operare. La targa ha alto valore simbolico».

Il sindaco ff Paolo Brunetti ha chiarito che Reggio era una delle poche città a non avere una strada dedicata a Falcone: «Loro sono morti perchè hanno creduto in quei valori. Vogliamo lasciare un segno in città. Il 23 maggio è la data che tutti ricordiamo, in particolare, per quanto mi riguarda è stato il solco che mi ha fatto capire da che parte stare».

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