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Dopo la commemorazione alla stele e le iniziative che hanno coinvolto i comuni di Reggio, Villa San Giovanni e Campo Calabro si chiude a piazza Italia, a Reggio, col Premio Scopelliti la tre giorni dedicata al giudice Antonino, ucciso a Piale nel 1991.
Il Premio Scopelliti è all’insegna di “Memoria è cultura”, calendario di eventi dedicato alle buone pratiche di legalità e alla memoria delle vittime delle mafie. Giuggi Palmenta, Assessore alla legalità del Comune di Reggio e Rosanna Scopelliti, residente della Fondazione e figlia del magistrato ucciso hanno aperto la serata.

La presidente Scopelliti nel pomeriggio di ieri, ha deciso, per protesta di non parlare contro una verità che tarda ad arrivare. Anzi, come aveva chiarito in conferenza stampa di presentazione, non avrebbe voluto nemmeno organizzare la commemorazione alla stele. Sono stati poi i sindaci di Reggio, Villa e Campo, rispettivamente il facente funzioni Paolo Brunetti, Giusy Caminiti e Sandro Repaci, a volerla fortemente.
Il podcast
«Anche quest’anno abbiamo voluto premiare le eccellenze del territorio – spiega la presidente – ci sono due premi a cui tengo particolarmente, uno è il premio alla memoria ad Antonio Prestifilippo, la prima persona che ha iniziato a parlare di mio padre a livello giornalistico attraverso un libro e poi il premiato di questa edizione, Massimo Brugnone, che ha raccontato in un podcast dedicato alla memoria di papà, il delitto Scopelliti, dando un punto di vista diverso e importante al fine di poter prima o poi fare dei passi avanti a livello di indagini».

Le eccellenze del territorio
Ma non solo «Non dimentichiamo le eccellenze – aggiunge – i calabresi che hanno lavorato nel corso della loro vita, che si sono impegnati per il nostro territorio. E chi si è occupato di istruzione, con la scuola all’interno del Gom che è anche un percorso d’istruzione importante fruibile dai bambini ricoverati. Tante sezioni con attenzione particolare alle bellezze di cui non dobbiamo dimenticarci anzi dobbiamo andarne fieri per poter conservare a partire dalla memoria di Antonino Scopelliti, anche l’impegno e la consapevolezza di cosa significa vivere in Calabria e di quanto noi ci dobbiamo necessariamente impegnare per rendere questa terra diversa e migliore. Un luogo in cui lavorare tutti insieme per far sì che Reggio non sia fanalino di coda del Paese ma invece sia una locomotiva».
«Come Fondazione – ricorda ancora Rosanna Scopelliti – non solo portiamo avanti la memoria di mio padre attraverso il lavoro nelle scuole, gli incontri, attraverso quei momenti di ricordo, come la mostra organizzata dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti a palazzo San Giorgio ma proseguiamo a chiedere verità e giustizia non solo per il delitto Scopelliti, ma per i tanti casi che purtroppo restano irrisolti come piaga per il territorio».

I premiati
Impegno per i giovani delle Polisportive Giovanili Salesiane di Reggio Calabria al presidente provinciale, Filomena Iatì.
Istruzione, formazione, educazione premiamo il progetto Scuola in Ospedale, Gom di Reggio Calabria, Dottoressa Rosaria Mandaglio, referente di progetto.
Radici in Calabria al designer Antonio Aricò.
Resistenza, impegno e testimonianza contro le mafie a Stefania Gurnari.
Per Resto in Calabria viene premiata l’Azienda Nesci.
Contrasto alle mafie per l’affermazione dei diritti viene premiato il Nucleo Carabinieri TPC – Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza.
