Povertà a Reggio, Casa di Lena: «In aumento le persone che vengono a fare colazione da quando non ricevono più il RdC»
Prezioso osservatorio sulle fragilità l’help center sito accanto alla stazione centrale. I volontari registrano un incremento di presenze. Molti chiedono anche dei pasti

«Molti avevano smesso di venire e di frequentare l’help center. Adesso, da quando non percepiscono più il reddito di cittadinanza, sono tornati. Una colazione con caffè, tè caldo e un cornetto dona sollievo».
Questa la testimonianza dei volontari dell’help center la Casa di Lena di Reggio Calabria animato dalla Caritas e allestito accanto alla stazione centrale. Essa rientra nell’ambito della rete di presidi dell’osservatorio nazionale sul Disagio e della Solidarietà del gruppo Ferrovie dello Stato.
Già dal rientro dalla breve pausa estiva, dopo Ferragosto, i trenta volontari che si alternano presso l’help center stanno registrano un aumento di presenze. Si tratta di persone sole, di varia età e anche di mamme che hanno figli a casa. Un incremento di presenze che è segno tangibile di bisogni in aumento che non sta lasciando indifferenti i volontari.
Disagi e bisogni in aumento
«Ci siamo resi conto che avremmo dovuto fare qualcosa in più. Indirizzare le famiglie all’Emporio di Cannavò non sarà sufficiente. Così ne abbiamo parlato in Caritas e da già oggi distribuiamo anche un cestino con un trancio di pizza e rustici. Un pasto frugale che sarà di altrettanto sollievo», annunciano i volontari.
«La Chiesa reggina nella sua pienezza continua ad abbracciare la povertà e l’indigenza e a dare un sollievo. Noi ci affianchiamo per un punto di accoglienza al mattino per una colazione e altri servizi. Restano essenziali, e vista la situazione, lo saranno sempre più, le mense delle parrocchie e il servizio serale di strada. Le persone senza fissa dimora possono contare sul pasto la sera, quando i volontari della parrocchia della Candelora passano con il loro pulmino. Questo servizio riprenderà dopo le feste mariane.
Per il pranzo ci sono le mense fisse dal lunedì al sabato presso le suore Alcantarine ad Archi, al Soccorso, a San Francesco d’Assisi. La domenica c’è poi la mensa fissa a San Giorgio Extra e San Luca e un calendario di altre parrocchie che si alternano. Un impegno costante per le persone invisibili, che restano ai margini. Purtroppo già da queste prime settimane successive all’interruzione del reddito di cittadinanza, stiamo vedendo più persone chiedere aiuto e certamente il numero aumenterà», sottolineano ancora i volontari.
Dal 2015 al fianco degli ultimi
L’help center La Casa di Lena nasce a Reggio Calabria nel 2015 come presidio di accoglienza e orientamento, nel quadro della rete messa a punto dal gruppo Ferrovie dello Stato che ha concesso gratuitamente in comodato d’uso la sede. Si tratta, infatti, di una delle diciannove sedi, distribuite su tutto il territorio nazionale e unica in Calabria, dell’osservatorio nazionale sul Disagio e della Solidarietà nelle stazioni italiane.
Migliaia sono stati finora gli accessi di persone che qui hanno trovato un sostegno e incrociato lo sguardo e il sorriso dei volontari. La Casa di Lena, dunque, si conferma una preziosa finestra su disagi sociali, economici e abitativi, molto diffusi anche nella città dello Stretto.
La Casa di Lena – aperta dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 11 e mercoledì e giovedì dalle ore 16 alle ore 18 – offre anche assistenza legale, ascolto sanitario e supporto per pratiche amministrative come quella per l’ottenimento della via fittizia. «Rilanciamo anche la campagna del farmaco sospeso. Presso la Farmacia Arcudi è possibile aderire consentendo la donazione di farmaci a chi versa in condizione di indigenza», concludono i volontari della Casa di Lena.