Reggio, al via il mini restyling del lungomare Matteotti: in sicurezza le radici degli alberi secolari e la passeggiata – VIDEO
Stamane la conferenza stampa a palazzo San Giorgio per illustrare l’intervento finanziato con i Patti per il Sud, con un importo complessivo di circa 4 milioni di euro
«Il nostro progetto tende a coniugare il recupero urbanistico del lungomare Matteotti con la salvaguardia del patrimonio arboreo, delle piante e degli alberi secolari. È sotto gli occhi di tutti quanto le radici abbiano di fatto compromesso alcuni tratti del marciapiede, di fatto ostacolando il camminamento in sicurezza. Dunque da un lato i nostri alberi secolari hanno bisogno di uno spazio per vivere e restare in salute per altri secoli e che consenta alle loro radici di respirare. Dall’altro occorre recuperare i marciapiedi e le trasversali che collegano il tratto alto con quello basso.
Il lavoro si svilupperà in quattro step. Di conseguenza, anche il cantiere sarà suddiviso in quattro parti, l’una successiva all’altra in modo. Così limiteremo al massimo, i disagi alla circolazione, alle attività commerciali e alla cittadinanza». Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha così illustrato il progetto di riqualificazione del centralissimo lungomare Matteotti, noto come via Marina alta, nel salone dei Lampadari Italo Falcomatà di palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria. Il progetto è stato redatto da Alfonso Femia/Atelier(s) con Artuso Architetti Associati e Michelangelo Pugliese.
Alla conferenza stampa presenti con il sindaco Falcomatà, il vicesindaco Paolo Brunetti, assessore con delega all’Ambiente, Massimiliano Merenda, consigliere comunale con delega all’Ambiente, Rifiuti, vivibilità urbana, ecologia, arredo urbano, e Gianni Artuso di Artuso Architetti Associati, che ha curato la progettazione.
La risorsa degli alberi secolari
«Il nostro patrimonio arboreo è pregiato ed è doveroso intervenire per tutelarlo», ha dichiarato il vicesindaco Paolo Brunetti. Ha fatto eco il consigliere comunale Massimo Merenda: «Grazie al prezioso lavoro degli agronomi del settore Ambiente abbiamo rimesso in salute i nostri alberi non solo sul Lungomare. Questo intervento darà respiro alle radici e addolcirà anche le attuali pendenze tra lungomare Falcomatà e lungomare Matteotti, ristabilendo la loro rispondenza alla normativa. Gli alberi richiedono cura e fondi che siamo anche riusciti a trovare nel nostro bilancio».
Il nuovo volto nel centenario del delitto Matteotti
«È un progetto in linea con la visione di una Città in grande trasformazione e con altri progetti: il recupero dell’area perimetrale del museo, il parco Lineare Sud e il Waterfront. Il progetto, frutto di uno dei concorsi di idee lanciato nell’ambito dei Patti per il Sud, sarà finanziato con importo complessivo di quasi 4 milioni di euro. Siamo riusciti a recuperare delle somme che saranno utilizzate anche per la riqualificazione delle storiche ringhiere della via Marina.
I lavori sono oggi in consegna alla ditta che li eseguirà. Inizieranno al più presto. Il tempo di allestire il cantiere. Contiamo entro un anno di vederli completati. Siamo contenti di poter dare questo nuovo volto al lungomare che porta il nome di Giacomo Matteotti, nel centenario del suo assassinio. Contiamo, di concerto con il partito Socialista che se ne è fatto promotore, anche di apporre una stele in sua memoria.
Il progetto contribuirà in modo significativo, questo è anche il nostro auspicio, al recupero della nostra identità e della nostra memoria storica e culturale che pure si compone dei suoi luoghi come il lungomare, della sua natura e dei suoi monumenti». Ha spiegato ancora il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Un intervento di restauro urbano
«Più che di riqualificazione parlerei di restauro urbano. Siamo in un’area altamente importante dal punto di vista storico e paesaggistico. Occorre – ha spiegato l’architetto Gianni Artuso – un approccio in punta di piedi. L’intervento avviene su un sito di grande importanza dove non si interviene dai tempi della ricostruzione post terremoto del 1908. La riqualificazione riguarderà gli spazi che stanno a monte, ossia il marciapiede sul lungomare Matteotti, gli spazi intermedi rappresentati dalle vie che attraversano il cuscinetto verde e che collegano la marina bassa con quella alta, e il marciapiede lato mare. Non interverremo direttamente sul verde. Per quello è previsto un altro intervento separato.
Si interviene in ragione delle numerose interferenze nei marciapiedi di questi bellissimi alberi monumentali. Non potendo ovviamente toccarle, realizzeremo delle asole per preservarle, sacrificando circa 50 dei parcheggi ad oggi esistenti. Poi razionalizzeremo e rettificheremo gli attuali percorsi trasversali a oggi dissestati e che costituiscono un pregiudizio per l’incolumità di chi ci cammina. Li recupereremo con materiali più nobili quali la pietra reggina».
Le asole per preservare le radici e 50 parcheggi in meno
«Di 4 milioni di euro è l’importo complessivo finanziamento ma i lavori costeranno 2 milioni e 700mila euro circa, per un’area che si estende per 1,4 km.
Abbiamo delle economie che ammontano a circa 800mila euro che possono essere riutilizzate nell’ambito del cantiere, ovviamente poi la scelta su quando e come riutilizzarle spetta all’Amministrazione comunale. Anche eventualmente con interventi sui monumenti, purché nell’area di cantiere e purché lo disponga il Comune. Si comincia dalla zona Sud, il primo tratto va dalla Villa comunale a via Vitrioli. Seguiranno il secondo tratto da via Vitrioli a via Giulia, poi quello da via Giulia a via San Paolo, e infine quello da via San Paolo al Largo Colombo». Così ha concluso Gianni Artuso di Artuso Architetti Associati, che ha curato la progettazione.
Il pentagramma verde
«Un progetto che ci ha molto entusiasmato – ha dichiarato l’architetto Alfonso Femia intervenuto con un video messaggio – perché si muove tra le linee parallele al mare che dal centro storico di Reggio Calabria portano fino allo Stretto, elemento costante ma anche unico che identifica il territorio e ne qualifica lo straordinario paesaggio naturale. Il progetto, dunque, collega tutto il lungomare razionalizzando quello che noi chiamiamo territorio del pedone rispetto quello della macchina e dei mezzi che auspichiamo saranno sempre più smart. Abbiamo immaginato un pentagramma verde per mettere a valore il sistema vegetale coordinandolo con l’idea longitudinale di percorrenza, in cui poter godere di momenti di sosta e di momenti di percezione del paesaggio. Ci vedremo presto a Reggio per questo e per altri progetti». Così il presidente e amministratore delegato Atelier(s) Alfonso Femia.
Riqualificazione monumentale
«Apprezzabili gli interventi di natura ambientale contemplati in questo progetto che opera su un’area vincolata. Gli alberi secolari – ha sottolineato Marisa Cagliostro, presidente dell’associazione Ulysses – sono da preservare e rispetto a questo anche i parcheggi sono secondari. Vorrei segnalare, però, anche l’importanza di interventi sui tanti monumenti presenti che sono pregiati e rappresentativi della nostra storia.
Mi viene in mente la fontana monumentale, per ripristinare la quale volte ho più volte sollecitato l’Amministrazione comunale. Ma sono tanti i monumenti insistenti, comprese le statue di Rabarama che dovrebbero essere restaurate. Manca a Reggio, per altro, un monumento a Umberto Boccioni.
Se fosse possibile contemplare anche interventi che incidessero sugli aspetti monumentali si potrebbe anche pensare di partecipare al bando del ministero della Cultura, per la designazione della prima Capitale italiana dell’arte contemporanea per l’anno 2026. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 30 giugno 2024».
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