La Varia di Palmi e la Vara di Messina unite dalla devozione alla Madonna della Sacra Lettera: sottoscritto il gemellaggio tra i due Comuni
L'atto è stato sottoscritto dai due sindaci Giuseppe Ranuccio e Federico Basile: «Suggelliamo una storia e una fede che legano le nostre comunità da secoli». Oggi pomeriggio la processione sulla sponda reggina
La Fede che si trasfonde nella vita di comunità e nella visione del futuro che nella solidarietà riconosce un valore essenziale. Questo hanno in comune le città di Palmi e Messina oltre che la radicata devozione alla Madonna della Sacra Lettera. Il culto mariano, che ogni anno nel mese di agosto anima le feste della Vara di Messina e della Varia di Palmi nel reggino, si ispira al dogma religioso dell’Assunzione di Maria Santissima al cielo e adesso ispira anche il gemellaggio tra le due amministrazioni comunali. La secolare devozione unirà le due comunità adesso anche in forza di un atto che i due Comuni hanno sottoscritto nelle scorse settimane nella sala consiliare di Messina.
Il senso di appartenenza che ogni anno, attraverso le due processioni mariane, le due comunità testimoniano già di condividere, adesso cresce anche su un piano amministrativo, cristallizzandosi attraverso un atto che consacra una unione già palpitante nel segno della fede e delle tradizioni ancora molto vive e sentite su entrambe le sponde dello Stretto.
Un’amicizia lunga cinque secoli
«Colmiamo, dopo quasi cinque secoli di storia, una lacuna perché il legame fraterno solidale tra le città di Messina e di Palmi, tra queste due comunità, c’è sempre stato, c’è e si continuerà ad esserci. Mancava però questo tassello amministrativo che grazie alla disponibilità del collega messinese Basile abbiamo finalmente apposto. Si tratta di un atto che le due amministrazioni comunali hanno fortemente voluto. Suggelliamo un rapporto di amicizia dalle antiche origini con uno sguardo proiettato sul futuro e su prospettive di crescita e di sviluppo, in questo momento che profuma di storia e che dà pieno merito a questa unione ormai appunto secolare». Così il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi dove tutto è pronto per la processione in programma nel pomeriggio di oggi.
Un’unione di visione e di tradizioni
«Questo gemellaggio del segno di Maria ha una storia arriva da lontano e affonda le radi nella dimensione religiosa delle nostre comunità. Dopo 500 anni celebriamo una unione anche da un punto amministrativo. Un atto consequenziale rispetto a due tradizioni inscindibilmente legate e che da tempo vengono custodite, coltivate e tramandate a Messina e a Palmi. Un senso di comunità allargata che in questo atto di gemellaggio trova una sua sintesi anche amministrativa, consacrando, nel segno della devozione alla Madonna della Sacra Lettera, anche una unione di tradizioni che ha sempre unito le due comunità». Così il sindaco di Messina, Federico Basile.
Il gemellaggio
«Convinti e fiduciosi nella visione di un futuro di reciproco beneficio culturale, educativo ed economico per i cittadini dei rispettivi territori di Messina e Palmi, facendo seguito alla delibera del Consiglio Comunale di Palmi n° 27 del 06 maggio 2024 e della delibera del Consiglio Comunale di Messina n° 256 del 24 giugno 2024, che vengono allegate al presente atto firmato dal sindaco della Città di Messina, Federico Basile e dal Sindaco della Città di Palmi, Giuseppe Ranuccio, con il quale si proclama e si sancisce ufficialmente il gemellaggio tra la città di Messina e la città di Palmi. Il presente Gemellaggio acquista efficacia all’atto della firma e avrà una durata illimitata, fatto salvo il caso di recesso motivato di una delle parti». È quanto si legge dell’atto sottoscritto nell’aula consiliare di palazzo Zanca a Messina qualche settimana fa. Presenti anche l’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso e il presidente del Consiglio Nello Pergolizzi del comune di Messina, una delegazione di consiglieri comunali delle due città, e rappresentanti istituzionali di Palmi e ai rispettivi gruppi storici.
La sottoscrizione è stata preceduta dalla rappresentazione scenica del Senato messinese, in costume storico e con attori facenti parte dell’associazione Aurora. Rievocata la lettura di don Filippo Borgia Stratigò di Messina del decreto senatoriale rivolto ai cittadini di Palmi che nel 1582 sancì il legame con la città di Palmi. La lettura è stata affidata all’attore Nunzio Barbera.
Le origini del culto messinese e palmese della Madonna della Sacra Lettera
Secondo la tradizione religiosa, i rappresentanti del Senato di Messina, nell’anno 42 d.C., si recarono in Terra Santa dove ricevettero dalla Madre di Gesù una lettera di benedizione per la città. Essa era stata legata con una ciocca di capelli. Nel 1572 la popolazione messinese fu colpita da un’epidemia di peste e fu soccorsa dagli abitanti di Palmi, con i quali vi erano intensi rapporti commerciali. In seguito il Senato di Messina, in segno di riconoscenza, fece dono ai palmesi di un “Sacro Capello” della Beata Vergine Maria. Da quel momento anche la comuntà Palmi coltivò, in segno di gratitudine, la devozione per la Madonna della Sacra Lettera, venerata come patrona e protettrice della città.
La Fede che costruisce relazioni
Ecco le finalità del gemellaggio, riportate nell’atto ufficiale di gemellaggio: «instaurare tra le due municipalità un legame collaborativo e permanente che favorisca la condivisione e lo scambio tra le comunità di Messina e Palmi; essere promotori di occasioni volte alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, al fine di approfondire la conoscenza reciproca; promuovere iniziative che coinvolgano le associazioni culturali, sportive e di categoria, garantendo una positiva e costruttiva collaborazione in favore delle due collettività, anche con scambi di delegazioni e rappresentanti; incoraggiare e favorire gli interscambi tra gli studenti degli Istituti scolastici affinché le nuove generazioni possano comprendere e assimilare l’importanza dei valori di condivisione e amicizia che possano avvicinare sempre più le comunità di Messina e Palmi, accomunate dal culto e dalla devozione alla Madonna della Sacra Lettera, creare dei percorsi turistici nei territori di appartenenza per la migliore conoscenza delle reciproche peculiarità paesaggistiche, artistiche e culturali nei confronti dei rispettivi concittadini e per i turisti, attraverso la creazione di un itinerario turistico, religioso e spirituale, al fine di conseguire degli obiettivi comuni a beneficio delle rispettive comunità gemellate; supportare le associazioni, in particolare le associazioni culturali e religiose che si occupano del culto della Madonna della Sacra Lettera e delle feste collegate, che sono state così determinanti per l’avvio di questo processo di gemellaggio, in ogni loro iniziativa per il consolidamento del legame tra le Città di Messina e Palmi».
Oggi a Palmi la Varia bene Unesco
La Varia di Palmi è l’unica macchina processionale a spalla d’Italia ad essere popolata da persone nel ruolo di figuranti.
In occasione dell’ottava sessione del Comitato intergovernativo dell’Unesco a Baku in Azerbaijan, nel dicembre del 2013, la Varia di Palmi è stata anche inserita nella lista dei beni immateriali patrimonio dell’umanità con la Rete italiana delle grandi Macchine a Spalla. Essa comprende la Varia di Palmi, la Ballata dei Gigli di Nola, la Discesa (‘Faradda’) dei Candelieri di Sassari, il trasporto della Macchina di Santa Rosa di Viterbo.