Il viaggio tra le “ultime parole” dei grandi della Storia: approda a Reggio la mostra dei testamenti illustri “Io qui sottoscritto”- FOTO e VIDEO
Promossa dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalla Fondazione Italiana del Notariato, l’esposizione è stata inaugurata ieri e resterà allestita in pinacoteca fino al primo giugno. La tappa reggina (e calabrese) è stata curata dal Comitato regionale notarile e dal Consiglio notarile distrettuale reggino

Il busto della nobildonna reggina Giuseppina De Nava realizzato dallo scultore polistenese Francesco Jerace. Accanto, per le prossime settimane, i testamenti originali proprio di Jerace e del politico e sindaco di Reggio della stessa nobile casata, Giuseppe De Nava. Non solo opere d’arte ma anche documenti preziosi arricchiscono l’esposizione presso la pinacoteca reggina, dilatando anche gli orizzonti di conoscenza di questi personaggi illustri. Ciò grazie alla mostra “Io qui sottoscritto, testamenti di grandi italiani”. L’esposizione itinerante promossa dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalla Fondazione Italiana del Notariato, allestita anche a Reggio Calabria presso la Pinacoteca, da oggi e fino al primo giugno resterà aperta al pubblico. È l’unica tappa in Calabria.
Le ultime volontà
Un’occasione per “rileggere”, attraverso le loro ultime volontà e disposizioni, personaggi della storia, più lontana e anche più vicina a noi. Cavour, Garibaldi, De Nicola, Manzoni, D’Annunzio, Cavalieri, Pirandello, Verdi, Caruso, Papa Giovanni XXIII, Ambrosoli, Deledda, Pascoli, Nuvolari, Agnelli, Ferrari, Colombo. A Reggio, tra i cognomi illustri che aprono pagine di storia, letteratura, politica, teatro, sport, imprenditoria, religione, anche Jerace, De Nava, Tripepi e Rotella. Inoltre per la prima volta sono esposti, i testamenti di Margherita Hack, Totò, Antonio Gramsci e Paolo Borsellino.
Legato al momento della morte e del distacco, il testamento conserva nella percezione collettiva solo un’aurea di tristezza. Esso custodisce le ultime volontà, non solo di carattere patrimoniale, e dunque può costituire uno scrigno di memoria e affetti. Esiste, infatti, anche una dimensione molto spirituale. Quelle ultime volontà possono esprimere, di una intera esistenza, il senso ultimo e profondo con cui “salutare” i propri cari, lasciare un ulteriore segno “scritto”. Scritti di pugno e tramandati in una varietà di grafie e stili, sono pregiati documenti unici che custodiscono storie di vita, valori e legami. Ha messo in luce questo aspetto tutto da approfondire e da scoprire la mostra approdata ieri anche a Reggio.
L’inaugurazione
A curare la tappa reggina (e calabrese), il comitato regionale Notarile, presieduto da Maria Tripodi, e al Consiglio notarile distrettuale reggino presieduto da Achille Giannitti. L’inaugurazione ha avuto luogo ieri pomeriggio nel salone dei Lampadari Italo Falcomatà di palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria alla presenza del vicesindaco Paolo Brunetti. Presenti anche Rocco Guglielmo, consigliere nazionale del Notariato per la regione Calabria, Stefano Poeta, rappresentante della Calabria nella Cassa nazionale del Notariato. Ieri a Reggio per presentare il progetto del Campus del Mediterraneo, è intervenuta anche la ministra per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini.
Questa esperienza si sta incrociando anche con il progetto formativo Notai a scuola per la legalità. In occasione dell’inaugurazione ieri, infatti, alcuni studenti e studentesse del liceo scientifico Leonardo Da Vinci, del convitto nazionale Tommaso Campanella e del liceo classico Tommaso Campanella hanno emozionato la platea. I loro testamenti spirituali sono stati pregni di umanità e traboccanti di speranza.
La mostra, inaugurata nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale. Essa raccoglie le ultime volontà di illustri italiani che hanno segnato la storia politica, culturale e sociale del nostro Paese. Come in ogni tappa territoriale, anche a Reggio Calabria, unica tappa regionale, l’esposizione è arricchita da testamenti di personaggi illustri del luogo. A Reggio, unitamente a quello dello scultore polistenese Francesco Jerace, esposti anche i testamenti dei politici reggini Giuseppe De Nava e Domenico Tripepi e dell’artista catanzarese Mimmo Rotella.
Gli illustri calabresi: Giuseppe De Nava
Giuseppe De Nava (Reggio Calabria, 23 settembre 1858 – Roma, 27 febbraio 1924), politico, già sindaco di Reggio Calabria. Nel suo testamento un lascito alla sua città: “Lascio e lego l’edificio ad uso di biblioteca esistente in contrada Santa Lucia, con l’annessa area e con l’annesso giardino con palme al piano superiore, alla mia diletta città di Reggio a condizione che accetti di conservarne la destinazione a Biblioteca col titolo che ha e che deve rimanere immutato di Biblioteca Pietro De Nava, a ricordo del mio amato fratello Pietro. […] Mi rincresce di non essere in grado di fare di più non avendone i mezzi”.
Francesco Jerace
Francesco Jerace (Polistena, 26 luglio 1853 – Napoli, 18 gennaio 1937) scultore, noto per le sue opere monumentali sparse in Italia. A Reggio di lui si conservano le statue di san Paolo Apostolo e santo Stefano di Nicea fuori dal Duomo, il monumento a Giuseppe De Nava e la colonna rostrata, la Vittoria alata e uno dei fanti del monumento ai Caduti. Così scrisse nel suo testamento: “Sono sano di mente e di corpo, col cuore e l’anima nella grazia del Fattore dell’Universo, che conosco attraverso il testamento di Gesù Cristo. Perdono quelli che mi fecero del male. So di aver amato l’arte con sacro furore. La casa di Polistena resta a mia sorella Anna finché avrà vita, poi giudicherà opportuno, Mariarosa di disporre o dandola come appendice all’Ospedale di S. Maria degli Ungheresi, o al Comune per scuola, facendola adibire all’insegnamento del cucito. Le mie 84 azioni della Banca Popolare servirebbero pure a tale scopo. Una fossa con una pietra al Camposanto di Napoli porterà il nome di F.co Jerace maestro scultore nel secolo XIX”.
Domenico Tripepi
Domenico Tripepi (Reggio Calabria, 14 febbraio 1889 – 26 ottobre 1962) è stato un avvocato e politico. Nel suo testamento: “Nomino erede l’Ospedale di Melito Porto Salvo che per indirizzo di onestà e di diligenza costantemente tenuto merita il mio e l’altrui apprezzamento. (…) desidero che sia intestata alla memoria della mia adorata consorte, dalla cortesia e dall’affetto della quale mi è pervenuto quasi tutto ciò che posseggo, una delle maggiori e migliori sale.[…] è necessario che io precisi che ove- faccio un’ipotesi assurda- non potesse o non dovesse accettare, il mio patrimonio, defalcato dai legati, viene da me lasciato, in sua sostituzione, alla Piccola Opera della divina Provvidenza, fondata da D. Luigi Orione, e , nel caso che questa opera ritenesse di non accettare, all’Istituto per l’Assistenza ai Grandi Invalidi.
Mimmo Rotella
Mimmo Rotella (Catanzaro, 7 ottobre 1918 – Milano, 8 gennaio 2006), artista legato al movimento del Nouveau Réalisme e della Pop Art internazionale. Con il testamento darà vita alla sua Fondazione: “Lascio l’immobile sito alla via Sangalli 14 oggi destinato a mio studio alla Fondazione Mimmo Rotella con sede in Milano via Palestro 6 affinché la stessa utilizzi detto immobile per la conservazione del mio archivio delle mie opere. Gli eredi possono vendere le mie opere solo ai Musei, Gallerie Civiche Nazionali ed internazionali o Istituzioni pubbliche di alto livello culturale. Lego alla Fondazione Mimmo Rotella il trenta per cento delle opere d’arte di mia proprietà”.
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