domenica,Maggio 18 2025

Università del futuro, a Reggio sorgerà il campus del Mediterraneo – VIDEO

Il progetto è stato illustrato questa mattina alla presenza della ministra dell’Università e della Ricerca, la senatrice Anna Maria Bernini

Università del futuro, a Reggio sorgerà il campus del Mediterraneo – VIDEO

A Reggio Calabria cresce la Mediterranea e si prepara a diventare una Università ancora più accogliente, inclusiva e moderna. Presentato questa mattina nella cornice dell’aula magna Antonio Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con la partecipazione della ministra dell’Università e della Ricerca, la senatrice Anna Maria Bernini, il progetto del Campus del Mediterraneo, il primo di questo ateneo in questa città.

Un’opera strategica e imponente finanziata con l’importo di 4 milioni di euro, finanziati con l’emendamento a firma del deputato reggino Francesco Cannizzaro, approvato a fine 2024 in sede di legge di Bilancio 2025.

A aprire l’incontro il rettore Giuseppe Zimbalatti. Quindi le relazioni di Antonio D’Elia e Alessandro Villari, docenti della Mediterranea, che rispettivamente si sono soffermati su Mediterraneo, Dante e la Calabria e sul dettaglio del progetto di recupero funzionale del complesso dei padri Monfortani, acquistato dall’ateneo reggino e dove avrà sede il campus del Mediterraneo. Edifici accademici, residenze studentesche, spazi ricreativi, impianti sportivi, biblioteche, mense, laboratori, aree verdi, moderni sistemi di accessibilità e mobilità per le persone con disabilità, ecco il campus del Mediterraneo.

Quindi gli interventi della presidente del Consiglio degli Studenti Isabella Scardino, del vicesindaco di Reggio Calabria Paolo Brunetti, dell’eurodeputata Giusi Princi, dell’onorevole Francesco Cannizzaro.

Alla ministra dell’Università e della Ricerca, la senatrice Anna Maria Bernini, affidate le conclusioni e al termine della cerimonia anche l’inaugurazione del nuovo portale dell’Ateneo e dello sportello di counseling e antiviolenza presso la Cittadella.

Bernini: «Nel cuore del Mediterraneo per costruire una nuova classe dirigente globale»

«Questa è una Università giovani ma che ha già radici profonde ed eredita una storia straordinaria. Questo campus nasce non solo sulla punta dell’Italia, ai confini dell’Europa: nasce nel cuore del Mediterraneo. E questa è una collocazione strategica, su cui noi vogliamo e dobbiamo lavorare.

Sono molto contenta – ha dichiarato la ministra dell’Università e della Ricerca, la senatrice Anna Maria Bernini – che sia stato l’onorevole Cannizzaro a dare un ulteriore boost economico alla nascita di questo campus, perché nulla si fa a costo zero. Noi continueremo a lavorare su questa università, continueremo a dare fiducia e fondi alla Mediterranea, perché la collocazione dell’Università di Reggio Calabria e delle università calabresi in generale è strategica, non solo in un’ottica di avvicinamento al Mediterraneo».

Il piano Mattei e la baricentrica posizione della “Mediterranea”

«Oggi il Mediterraneo è globale, e c’è un Piano Mattei in cui la Calabria può e deve giocare un ruolo centrale. Nella cabina di regia del piano Mattei abbiamo individuate dei target strategici e le università calabresi lo sono.

Non solo per la collocazione geografica ma anche perché ha già trasformato quella collocazione in un punto di aggregazione. Voi lo sapete: ci sono stati arrivi importanti, ci sono già cervelli di ritorno, e non solo italiani. Ci sono ricercatori stranieri che hanno scelto le università calabresi per fare altissima tecnologia e innovazione. Sono arrivati da Harvard, da Princeton, dall’Europa, dagli Stati Uniti. Figure professionali che hanno fatto la differenza altrove e la faranno qui.

Un po’ come gli Argonauti, ci sono stati rettori calabresi che sono andati a formarsi all’estero, hanno costruito comunità scientifiche e adesso stanno portando qui quelle relazioni, quel sapere, quella visione. E questa è la vera metafora del Piano Mattei: creare classi dirigenti che si formano insieme, si conoscono, si riconoscono e diventano interoperabili».

Studentati e servizi

«Per un sistema universitario efficiente e in salute occorre che laddove ci sia offerta ci sia anche domanda e dunque qualità e dei servizi e offerta formativa. Noi abbiamo un bando a sportello su cui abbiamo messo un miliardo e duecento milioni per housing sociale studentesco – ha proseguito la ministra dell’Università e della Ricerca, la senatrice Anna Maria Bernini – stiamo spingendo moltissimo per coprire adeguatamente la gestione dei posti letto, e stiamo lavorando bene: ogni giorno arrivano nuove richieste. Anche in Calabria ci sono richieste in quattro città, tra cui Reggio Calabria, per un totale stimato, ma in crescita, di circa 600 posti letto ma si tratta di un dato in continua trasformazione. Il diritto allo studio passa non solo dalle borse di studio, ma anche dai luoghi dove si può vivere e studiare. Qui si sta lavorando bene e l’università Mediterranea può rappresentare una grande occasione e rigenerativa per questo territorio.

E poi abbiamo anche un altro importante strumento: la legge 338. È un numero che i rettori adorano, perché prevede finanziamenti fino al 70-80% per la realizzazione di laboratori, aule, housing universitari. È una grande opportunità per valorizzare asset che non devono restare divisi.

Come Ministra dell’Università, politicamente condivido questa visione. Abbiamo iniziato a parlarne quando era il momento giusto, e anche se le cose sono andate in direzioni diverse, siamo ancora in tempo per fare le cose giuste».

Incontro domanda e offerta formativa

«È fondamentale che l’offerta formativa corrisponda alla domanda reale del mercato. Le università sono autonome, possono fare le loro scelte, ma io mi permetto sempre di segnalare che l’offerta deve incontrare la domanda. Si parla spesso di “mismatch”, che è solo un termine esotico per dire che a volte l’università offre percorsi che il mercato non richiede. Dobbiamo consultare prima le categorie, ascoltare i futuri datori di lavoro, costruire piani di studio innovativi sulle loro esigenze.

Stiamo formando competenze e talenti per mestieri che ancora non esistono, perché la tecnologia cambia continuamente. Le professionalità si stanno evolvendo. Oggi serve il medico-ingegnere, l’informatico bioeticista, il filosofo della scienza. Serve flessibilità e ascolto programmato.

Abbiamo investito molti fondi per supportare nuove iniziative, e la legge di bilancio ha reso possibile tutto ciò».

Il polo di Medicina e il counseling

«Per quanto concerne il ritorno del polo di Medicina qui a Reggio, intanto a livello nazionale, sappiamo che il numero chiuso non è la soluzione.

Io sono da sempre favorevole all’apertura del numero chiuso. L’ho sempre considerato più un business che una necessità. Il mio obiettivo è tutelare la qualità dell’offerta formativa, ma questo non si fa restringendo l’accesso, costringendo i nostri ragazzi a sostenere test inutili o ad andare all’estero. Ogni nuova apertura è gradita, purché abbia gli standard qualitativi che il Ministero richiede.

Infine fondamentali anche gli investimenti per il counseling, ai quali ha attinto anche la Mediterranea, per fronteggiare il disagio psicologico. Non abbiate paura di sbagliare – ha detto agli studenti – dall’errore creativo e curioso possono discendere scoperte straordinarie e irripetibili occasioni di crescita», ha concluso la ministra dell’Università e della Ricerca, la senatrice Anna Maria Bernini.

Zimbalatti: «Un campus diffuso per la formazione, la cultura e il benessere degli studenti»

«Il campus andrà ad arricchire l’offerta di questa Università e anche la dotazione strutturale di questo Ateneo. Incrementerà i servizi degli studenti e avanzerà sulle tre direttrici della residenzialità, della formazione e dell’aggregazione e della socialità. Inoltre – ha dichiarato il magnifico Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti – recuperiamo un complesso poco utilizzato e quasi stato di abbandono, anche se la chiesa continua ad essere molto praticata e attiva. Noi intendiamo proprio sviluppare, all’interno di questo nuovo complesso edilizio, tutte le attività connesse alle nostre tre missioni: ospitare studenti provenienti dalle province e dalle regioni limitrofe, ma anche dal bacino del Mediterraneo, fare formazione, fare quindi didattica e soprattutto fare cultura. Perché è una struttura dotata di un teatro e di punti di aggregazione molto importanti.

Pertanto, in questa logica, noi siamo grati al Governo per aver approvato questo emendamento, che è diventato legge, e che ci assegna un contributo di 4 milioni di euro proprio per il recupero funzionale di questo complesso edilizio. Questo progetto ci motiva e ci entusiasma. Non posso sbilanciarmi molto sui tempi, perché è ancora un pò prematuro, però sicuramente nell’arco di tre anni noi contiamo di avere la completa fruibilità. Vorremmo iniziare le attività di recupero e seguirle step by step, in maniera da avere delle parti subito utilizzabili, intendo dire nell’arco di un anno».

La progettazione con risorse interne all’Università

«La progettazione è stata realizzata dai nostri professori, in particolare dal professor Villari, docente di Architettura del Paesaggio del nostro dipartimento di Architettura. Fino ad oggi stiamo lavorando in house, con le nostre grandi competenze, e ci avvarremo poi dei nostri ingegneri e agronomi, per arredare e progettare l’importante spazio verde che ci sarà, e per curare anche la ristorazione interna, che necessariamente dovremo e vorremmo attivare al meglio

La nostra visione di università ha un carattere diffuso, con sedi non contigue ma distribuite sul territorio. Qui le distanze sono tutte molto relative, se pensiamo che il complesso dei Monfortani dista poche centinaia di metri dalla nostra sede centrale. Poi abbiamo Palazzo Zani, nel centro storico, e le residenze di via Roma e via Manfroce. Sarà un vero e proprio campus inserito in una cittadella universitaria. Perché viviamo e operiamo in una bellissima città, che ha punti di forza unici e straordinari. Uno di questi è proprio quello di essere molto raccolta e di consentire di viverla per intero, per quanto riguarda il lavoro, lo studio e il tempo libero.

Nel corso dell’iter è prevista una continuità con le realtà già esistenti, e questo è estremamente importante per interagire con tutto il territorio».

Il nuovo portale e il servizio di counseling

«Da oggi per altro è online il nuovo portale digitale, che è la casa della comunità accademica molto attesa. È un portale, credo e spero, bello ma soprattutto funzionale. Ed è anche l’occasione, oggi, per inaugurare con il Ministro la nuova struttura di counseling psicologico, Centro antiviolenza e Centro d’ascolto. Abbiamo molto chiaro che all’interno delle nostre università le ragazze e i ragazzi devono trovare il miglior benessere possibile, a cominciare da quello psicologico, oltre a dover vivere in massima sicurezza». È quanto ha sottolineato ancora il magnifico Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti.

Cannizzaro: «Il primo campus universitario della Calabria nascerà a Reggio: è una pagina di storia»

«Sono particolarmente contento e grato al ministro Bernini, che oggi è qui con noi a Reggio Calabria per presentare il progetto del Campus del Mediterraneo, che abbiamo fortemente voluto assieme all’università Mediterranea di Reggio Calabria, guidata dal magnifico rettore Zimbalatti.

Sono stato promotore di un emendamento nell’ultima legge di bilancio che porta in dote 4 milioni di euro, destinati a realizzare il primo campus universitario della Calabria, nel cuore del Mediterraneo, nel cuore della città di Reggio. Oggi sono molto felice che sia presente il Ministro, per presentare il primo step. Chiaramente i progetti dovranno nelle prossime settimane iniziare a prendere forma strutturale, e poi seguire l’iter burocratico e amministrativo, per andare in gara d’appalto e realizzare l’opera nel più breve tempo possibile.

La città non vuole più aspettare, i nostri giovani residenti a Reggio non vogliono più aspettare. Ma soprattutto dobbiamo avere la capacità di intercettare un incoming universitario importante anche oltre il confine nazionale. Questo è l’obiettivo.

Io credo che, una volta realizzato, il campus segnerà una pagina di storia, non solo per Reggio, ma per l’intera Calabria. Ed è proprio questo l’obiettivo che ci eravamo prefissati insieme al magnifico Rettore, e credo che ci stiamo già riuscendo.

Di solito si annunciano le cose e poi non si realizzano. Noi, invece, le annunciamo e poi le realizziamo. A differenza di altri, abbiamo annunciato l’intervento quando è stato approvato in Parlamento, e oggi, a distanza di pochi mesi, siamo qui a presentare il progetto, a presentarlo alla città, a dire come verrà realizzato nella sua interezza il campus universitario nel cuore di Reggio, nel cuore del Mediterraneo», ha dichiarato il parlamentare reggino, anche segretario regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro.

Villari: «Un nuovo spazio di eccellenza tra architettura, socialità e comunità universitaria»

«Il complesso sarà al servizio dell’attività universitaria e degli studenti, pensato anche come residenza. Questo nuovo progetto, che prevede il recupero e la rifunzionalizzazione del complesso dei Monfortani, servirà a dare ancora più spazio agli studenti, non solo per vivere ma anche per incontrarsi, per studiare, per costruire comunità. Servirà inoltre come foresteria per un pubblico esterno, ad esempio per i colleghi di altre università.

Sarà un complesso molto interessante, perché già l’edificio si presenta come un documento architettonico con le sue stanze originarie. Ma con noi, queste stanze verranno riprogettate: ne apriremo di nuove, creeremo attività che attualmente non esistono, realizzeremo caffetterie, una palestra per gli studenti, e ci sarà anche un teatro a disposizione – credo anche della città. L’obiettivo è di ospitare fino a un massimo di 100 studenti».

L’impatto positivo anche sul parco Caserta

«Andremo anche a riqualificare quella parte del vicino parco Carserta, a sud, che è oggi un pò lasciata indietro rispetto al resto. Vogliamo potenziarne l’uso e integrarlo al massimo nell’ottica di offrire adeguati spazi per attività sportive. L’edificio sarà valorizzato e, credo, rappresenterà un nuovo punto di eccellenza per la nostra comunità, contribuendo a concretizzare quell’idea di campus diffuso che il nostro Rettore porta avanti da molti anni. Questo progetto contribuirà a completare una visione generale della nostra Università.

Credo davvero che la Mediterranea sia una grande risorsa. È evidente che i progetti che stiamo portando avanti sono grandi concetti, che dovranno essere studiati anche sul piano tecnico in maniera più approfondita. Per adesso, l’idea che presentiamo oggi è un’idea generale di recupero di questo nuovo edificio. E credo che si inserisca chiaramente in un complesso di azioni che l’Ateneo sta sviluppando per riconquistare un ruolo dentro la città, per tornare ad essere centrale nella collettività, offrendo servizi non solo agli studenti, ma anche alla città di Reggio Calabria».

Piazza per la socialità

«Il complesso dei Monfortani è attaccato alla chiesa, ma all’interno ci sono anche altri edifici, che verranno anch’essi ristrutturati per costruire un compendio unitario, con una piazza centrale che sarà il cuore nevralgico del complesso, dove si concentreranno tutte le attività di socializzazione. Ci sarà una caffetteria, probabilmente aperta anche al pubblico esterno, un giardino e altre attività condivise», ha spiegato Alessandro Villari, professore di Architettura del Paesaggio.

Università che custodisce le persone e il ricordo di Sara Campanella

«L’università di Reggio Calabria avrà finalmente il suo primo campus universitario, al centro della città, al centro della vita un campus. Esso – ha commentato la presidente del Consiglio degli Studenti Isabella Scardino – rappresenta una presa di posizione proprio qui, luogo dal quale spesso si è costretti ad andare via per inseguire opportunità. Ora c’è una risposta che dice restate restiamo e costruiamo.

Un campus non è fatto solo di strutture e servizi, ma è fatto prima di tutto in relazione, ascolto e inclusione. Proprio perché sentiamo queste responsabilità come studenti e come cittadini oggi non possiamo ignorare ciò che tanti nostri coetanei stanno vivendo nell’università di tutta l’Italia. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a una realtà fatta troppo spesso di si fatica e solitudine. Troppe vite spezzate non per mancanza di opportunità ma per mancanza di ascolto. Una buona università non è solo quella che forma professionisti ma è anche quella che custodisce persone. Se oggi celebriamo un campus – ha sottolineato la presidente del Consiglio degli Studenti Isabella Scardino – celebriamo anche l’impegno a rendere spazio che accoglie, protegge ed accompagna.

Il nostro pensiero anche e soprattutto oggi va a Sara Campanella, studentessa dell’Università di Messina, uccisa qui vicino a noi da chi avrebbe dovuto essere solo un collega. Sara era una di noi. Aveva sogni, passioni, la vita davanti. Oggi simbolicamente è qui seduta tra noi, al fianco degli studenti dove merita di essere ricordata. L’università è anche sua e lo sarà per sempre. Di fronte a questa ennesima tragedia ribadiamo con forza il nostro impegno per una società in cui la violenza non abbia spazio e in cui rispetto e la sicurezza siano valori fondamentali e condivisi. Ogni spazio che abitiamo insieme deve diventare un rifugio di libertà, rispetto e cura. Un luogo, in cui nessuno si senta solo e tutti possano crescere liberi», così ha concluso la presidente del Consiglio degli Studenti Isabella Scardino.

Brunetti: «Collaborazione continua tra Comune e Università per dare futuro ai nostri giovani»

«Un ringraziamento va al Rettore dell’Università, ma anche a tutti gli attori che si sono adoperati affinché questo traguardo venisse raggiunto. Mi auguro, per il futuro, che continui questa collaborazione, anche con le istituzioni locali, tra l’università Mediterranea e il Comune di Reggio Calabria.

Abbiamo sempre avuto rapporti eccellenti e portato avanti tante iniziative. Ne ricordo solo qualcuna di recente, come il protocollo d’intesa con la Stazione sperimentale dell’essenza, la Camera di Commercio, l’Università e il Comune di Reggio Calabria per la realizzazione dell’azienda agraria a Gallina, su beni di proprietà del Comune.

Queste iniziative e queste attività rafforzano il percorso dell’Università Mediterranea e aiutano i nostri ragazzi. Abbiamo il compito di non farli andare via. O meglio, dobbiamo dare loro l’opportunità di poter scegliere. E oggi, qualche scelta in più c’è, proprio grazie a questa collaborazione.

Il Comune di Reggio Calabria è e sarà presente nel portare avanti questa collaborazione fattiva, che prosegue ormai da tempo, e che siamo ben felici di continuare a sostenere», ha evidenziato il vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.

Princi: «Il campus come volano per l’internazionalizzazione e il diritto allo studio»

«L’istituzione di un campus universitario a Reggio Calabria significa investire in ricerca, in cooperazione internazionale, significa garantire ospitalità agli studenti fuori sede. Vuol dire, in sostanza, puntare sul talento dei nostri giovani e rendere il diritto allo studio davvero centrale. Ma significa anche creare le condizioni per aprire le porte della Mediterranea a un mercato internazionale. In Europa, mi sto impegnando su questo. Andremo a sottoscrivere un importante gemellaggio con la più importante università del Kazakistan, e i primi ospiti saranno proprio accolti in questo nuovo campus, che getterà le basi per nuove sinergie internazionali. Perché dare alloggi agli studenti fuori sede significa anche investire sull’economia e sullo sviluppo della nostra realtà cittadina.

Sto portando avanti questo impegno anche a livello europeo, dove mi sto occupando direttamente di Erasmus+, che vale 30 miliardi di euro. Sono fondi che saranno destinati proprio a incrementare gli housing universitari, quindi gli alloggi per gli studenti. Investiremo per rendere le strutture universitarie più ospitali, più sicure, funzionali alla didattica e soprattutto più numerose.

È importante dirlo: l’Italia è carente rispetto al resto d’Europa. Abbiamo uno dei dati più bassi a livello continentale in termini di alloggi universitari. Abbiamo assistito di recente alle proteste degli studenti, e allora dobbiamo dare risposte concrete. Questa è già una risposta importante.

E vorrei aggiungere una cosa che mi sta a cuore: la Calabria, lo scorso anno, quando ero delegata all’Istruzione, ha attuato la revisione della legge sul diritto allo studio dopo trent’anni. Abbiamo coperto tutte le borse di studio universitarie. La Calabria è l’unica regione in Italia ad aver soddisfatto pienamente il diritto allo studio. Gli studenti non pagano nulla, e dobbiamo dirlo: è un’importante conquista del Sud e della Calabria», ha dichiarato l’eurodeputata Giusi Princi.

Caracciolo: «Investire sulla cultura equivale a investire sullo sviluppo»

Un risultato importante per la nostra Calabria, per la nostra città avere qui un campus universitario. Dobbiamo ringraziare l’onorevole Francesco Cannizzaro per il suo impegno. Avere qui le risorse necessarie per allestire un campus universitario vuol dire investire sulla cultura e quindi sullo sviluppo di questo territorio. Qualsiasi tipo di sviluppo parte e passa soprattutto dalla cultura», ha dichiarato l’assessora regionale con delega all’Area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, Maria Stefania Caracciolo.

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