Il primo tassello è posizionato. Il mosaico è di quelli molto attesi oltre che strategici e panoramici, perché è riferito al ponte sul torrente Calopinace, destinato a collegare il lungomare Falcomatà con il Parco lineare sud a Reggio Calabria. Un ponte che avrà lo Stretto di fronte.

Appena posizionata la prima di quattro imponenti travi (52 tonnellate di cemento armato) arrivate la scorsa notte da Lamezia Terme (in tutto sono sette e le altre tre viaggeranno stanotte per essere apposte domani) del costruendo ponte sul Calopinace, zona sud di Reggio Calabria. Dopo il posizionamento nei giorni scorsi delle gru eccezionali sulle due sponde, lato lungomare Falcomatà e lato Parco lineare Sud, questa mattina dopo le attività di imbracatura, l’inizio della posa della trave centrale.

Dopo l‘imbracatura della trave, l’operazione ha richiesto un primo posizionamento, perpendicolarmente al mare, sul letto del torrente con l’impiego della gru lato nord. Subito dopo, il sollevamento a opera di entrambe le gru per la posa sulle spalle.

Tante le maestranze al lavoro da stamattina, impegnate nelle attività propedeutiche per il sollevamento e la posa sulle spalle delle travi. Sul posto a seguire i lavori con il responsabile unico del procedimento, l’architetto Giancarlo Cutrupi, e il dirigente settore Grandi Opere, l’architetto Bruno Doldo, anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco nonché assessore con delega ai Lavori Pubblici, Paolo Brunetti, l’assessore con delega al Pon Metro e Patti per il Sud, Carmelo Romeo, l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Franco Costantino, al quale si deve lo sblocco della procedura grazie all’interlocuzione avviata con l’impresa esecutrice dei lavori, la ditta Torchia, già all’inizio dello scorso anno, il consigliere con delega a Sport e Turismo Gianni Latella e al consigliere comunale Franco Barreca.

I ritardi per i finanziamenti

L’iter di costruzione di questo ponte è iniziato nel 2021. Ci sono stati quindi ritardi e notevoli criticità legati ai finanziamenti e soprattutto alle travi che è stato necessario ordinare nuovamente con la misura corretta.

«Il percorso non è stato semplice. I problemi affrontati sono stati diversi – ha spiegato il Rup Giancarlo Cutrupi – soprattutto dal punto di vista amministrativo: abbiamo avuto delle difficoltà legate al finanziamento dell’opera, che è passata da un canale di finanziamento a un altro. Questo è stato sicuramente l’ostacolo principale. Adesso le ultime operazioni e il collaudo e posso confermare che tutta la documentazione è stata regolarmente depositata. Tutti gli atti risultano in ordine e coerenti con la normativa vigente, dunque il collaudo amministrativo procederà senza intoppi».

Le misure errate delle travi

«Un tecnico interno – spiega poi il dirigente del settore Grandi Opere del Comune di Reggio Calabria, Bruno Doldo – è già al lavoro per predisporre tutti gli atti necessari, sia per il collaudo delle opere eseguite, sia per quelli successivi. Stiamo infatti cercando di ottimizzare i tempi, così da evitare di arrivare a fine lavori senza avere i collaudi già a posto.

L’aggiornamento del progetto si è reso necessario sia per ragioni tecniche che amministrative. Dal punto di vista finanziario, ci sono stati dei ritardi legati al reperimento dei fondi. Ritardi che, per un’opera di questa portata, sono anche fisiologici.

Dal punto di vista tecnico, in fase di progettazione era stata prevista una trave con altezza di 80 cm, ma nel corso dei lavori ci si è resi conto che non sarebbe stata adeguata. È stato dunque necessario riprogettare le travi con un’altezza di 1,10 metri, per garantire sicurezza e solidità strutturale». Così Bruno Doldo, dirigente del Settore Grandi Opere del Comune di Reggio Calabria.

Adesso l’iter si avvia a compimento. Il cantiere dovrebbe, dunque, chiudersi nei prossimi mesi, collaudo permettendo.

Falcomatà: «Dopo gli intoppi, la soddisfazione di non esserci fermati»

«È un momento particolarmente importante, anche emozionante perchè segna una tappa decisiva nella realizzazione di un’opera importante per la città. Un’infrastruttura balzata all’attenzione per le molteplici problematiche che ne hanno rallentato la realizzazione: dal ritiro del finanziamento regionale alla necessità di reperire nuove risorse fino all’adeguamento del progetto, sia dal punto di vista economico che tecnico.

Si è trattato di un progetto molto complesso – ha sottolineato Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabriaprofondamente rivisto, con materiali aggiornati e soluzioni nuove. Ma su questo cantiere l’Amministrazione comunale, insieme agli uffici, ha dimostrato fermezza e determinazione. Abbiamo continuato a lavorare in silenzio, anche nei momenti più difficili, quando le critiche erano più feroci e non mancava neppure un certo sarcasmo. Ricordo bene quando qualcuno parlava del “ponticello del Calopinace”: ecco, basta guardare oggi l’imponenza dei mezzi, delle gru, delle travi per capire che non si tratta affatto di un’opera minore.

Oggi è un giorno importante perché vengono posate le prime travi. È un passaggio tecnico che apre ufficialmente l’ultima fase di questo cantiere. E ci rende felici, perché finalmente iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Ma questo ponte non è solo un’infrastruttura: è un tassello fondamentale della visione strategica che abbiamo per Reggio. Una visione che punta a restituire alla città il suo rapporto con la costa, con il mare. Non più una città sul mare, ma una città di mare».

Falcomatà: «Tassello nella visione che abbiamo di Reggio»

«Questa infrastruttura unisce idealmente – e presto materialmente – il lungomare monumentale Italo Falcomatà e il waterfront alla zona sud, al Parco Lineare Sud, quasi quattro chilometri di litorale riconsegnati alla città. Ma ha anche un ruolo fondamentale dal punto di vista viario: sarà una delle arterie di accesso alla zona sud, contribuendo a decongestionare il traffico su altre direttrici urbane.

Un’opera su cui hanno messo la firma in tanti. E per questo voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno lavorato: l’ufficio tecnico, il dirigente Doldo, il Rup Giancarlo Cutrupi, il direttore dei lavori Romeo. Un ringraziamento particolare al vicesindaco Paolo Brunetti, che ha dato impulso decisivo all’avanzamento del cantiere, e all’assessore Costantino, che ha saputo riprendere e rilanciare un progetto fermo per troppe difficoltà. Ma ci tengo anche a ricordare chi, in fasi precedenti, ha contribuito a portare avanti questa sfida: mi riferisco a Rocco Albanese e a tanti altri. Oggi siamo qui anche grazie al lavoro di tutti loro», ha dichiarato ancora Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria.

Brunetti: « Opera simbolo della città»

«Oserei dire che ci è voluto fin troppo tempo per arrivare alla giornata odierna: questo è un cantiere che ha impiegato davvero tanto per arrivare alla fase finale. Oggi, però, è una giornata di soddisfazione – sottolinea il vice sindaco di Reggio Calabria, e delegato ai Lavori Pubblici, Paolo Brunetti – perché si concretizza un lavoro che va avanti da anni, nonostante le difficoltà incontrate, sia di natura tecnica che burocratica. Vedere oggi le gru pronte a posare la prima trave è stato un segnale importante. È il punto di partenza di una nuova fase, quella conclusiva, che ci vedrà ancora impegnati per alcuni mesi, ma che porterà finalmente alla piena fruibilità del ponte. Un’opera che, nel tempo, è diventata quasi un simbolo della città.

Avvieremo subito i lavori di completamento, tra interventi materiali e fase documentale necessaria anche per il collaudo amministrativo oltre che tecnico, ai fini della consegna ufficiale dell’opera. Non ci sbilanciamo con date precise, ma confidiamo che nell’arco di qualche mese il ponte sarà finalmente a disposizione della cittadinanza. Chi conosce Reggio sa bene quanto sia importante questo collegamento tra il lungomare e il Parco Lineare Sud».

Che ponte sarà

Da oltre quattro anni si attende questo ponte di 30 metri, largo 12 metri, posizionato a circa 2 metri dal letto del torrente Calopinace, con doppia corsia carrabile, per consentire il passaggio dei veicoli nel doppio senso di marcia, di una corsia ciclabile e di due marciapiedi pedonali.

Lavori aggiudicati nel 2020 e consegnati nel 2021, con un progetto già approvato nel 2016 per l’importo complessivo di 450 mila euro, per un’infrastruttura che avrebbe dovuto essere consegnata dopo soli 120 giorni invece sono stati necessari oltre 4 anni. Ma adesso ci siamo. Il ponte inizia a vedersi.