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È arrivato il momento. Oggi, mercoledì 18 giugno, alle 8:30, prende ufficialmente il via la Maturità 2025 con la prima prova scritta di Italiano. Per oltre 524mila studenti italiani (511.349 interni, 13.066 esterni) si aprono le porte dell’Esame di Stato, il passaggio simbolico che chiude un capitolo – quello della scuola superiore – e ne apre un altro, fatto di nuove sfide, libertà e responsabilità.
Scritti e orali: cosa succede da oggi
La prova di oggi propone sette tracce a scelta: due analisi del testo, tre tracce argomentative e due temi di attualità. Giovedì 19 giugno sarà la volta della seconda prova, diversa per ciascun indirizzo (Matematica allo Scientifico, Latino al Classico, Lingua straniera al Linguistico, ecc.). Da lunedì 23 giugno inizieranno invece i colloqui orali, con calendario stabilito da ciascuna scuola.
Le commissioni sono miste, con tre docenti interni, tre esterni e un presidente esterno. Ogni prova (scritti e orale) vale un massimo di 20 punti, a cui si sommano fino a 40 crediti scolastici accumulati nel triennio. Si può arrivare a 100, con lode in caso di punteggio pieno e giudizio unanime.
Le novità del 2025
Tra le principali novità di quest’anno:
- Il voto in condotta incide direttamente sul credito: solo chi ha almeno 9/10 può ottenere il massimo;
- Gli studenti con 6 in condotta devono presentare un elaborato su cittadinanza attiva e solidale, come stabilito dalla legge 150/2024;
- I risultati delle prove INVALSI, obbligatorie ma non valutabili, verranno riportati nel Curriculum dello Studente;
- La seconda prova scritta sarà predisposta a livello centrale, ma potrà essere integrata dalla commissione per adattarla ai programmi realmente svolti.
Smartphone e ChatGPT: le nuove ansie
A preoccupare studenti e insegnanti non sono più solo i temi di filosofia o il quaderno dimenticato, ma i divieti legati alla tecnologia. I cellulari non possono essere portati in aula: anche se spenti, la loro presenza può comportare l’annullamento della prova. I dispositivi elettronici (smartwatch, auricolari, tablet) sono vietati in modo assoluto.
Poi c’è l’ansia da intelligenza artificiale. L’utilizzo di strumenti come ChatGPT per studiare o simulare prove ha sollevato dubbi e paure. Alcuni temono controlli o penalizzazioni: in realtà non c’è nessuna norma che vieti lo studio con l’IA, ma è ovviamente vietato qualsiasi utilizzo durante l’esame.
Secondo un’indagine di Skuola.net e Polizia Postale, il 15% degli studenti crede erroneamente che la Polizia possa controllare da remoto gli smartphone, e il 41% pensa che i commissari possano effettuare perquisizioni personali. Per contrastare queste credenze, torna la campagna “Maturità al sicuro”, attiva anche sui social.
In Calabria 18.155 maturandi: a Reggio 1.414
In Calabria sono 18.155 i candidati, suddivisi su 551 commissioni d’esame. Ecco i numeri per provincia:
- Cosenza: 6.374 candidati, 399 classi
- Catanzaro: 3.194
- Crotone: 1.599
- Vibo Valentia: 1.414
- Reggio Calabria: 5.574
Nel Reggino sono attive 159 commissioni, per un totale di 316 classi e 954 docenti coinvolti. Gli istituti tecnici restano i più frequentati, seguiti da licei scientifici, professionali e scienze umane.
La notte prima degli esami
Oltre un migliaio di studenti si sono ritrovati a Piazza Castello per vivere insieme la notte prima degli esami, nel rispetto di una consuetudine che ogni anno unisce ansie, battute e speranze. A colpo d’occhio c’erano praticamente quasi tutti i maturandi reggini, considerando che ad effettuare l’esame di Stato ijn città saranno circa in 1400.
«Cerchiamo di arrivare il più preparati possibile», raccontano ai nostri microfoni, anche se qualcuno confessa di aver pensato a soluzioni creative, come «nascondere il telefono nei texani». C’è incertezza sulle tracce, attesa per il tema d’attualità e qualche dubbio sugli autori. «Ancora non abbiamo un’idea chiara, forse uscirà qualcosa di meno recente», ma nessuno si tira indietro: «Quello che riusciamo, facciamo».
La piazza diventa valvola di sfogo, tra emozione e tensione: «Siamo usciti per scaricare l’ansia». Fumogeni rossi e “Notte prima degli esami” cantata a squarciagola sotto le mura del Castello Aragonese. Tra di loro, più defilato, qualche genitore con gli occhi lucidi che da lontano ricorda i bei tempi andati. E si gode i passi dei propri figli.
Qualche ragazzo lo definisce un momento unico: «Fa strano vedere tutti questi coetanei riuniti per fare la stessa cosa». Si parla anche del futuro, con decisioni già prese tra università, concorsi, carriere militari. «È un’esperienza che ci porteremo dietro. Con le persone giuste accanto, riusciamo a tranquillizzarci. E anche questo ci aiuta a crescere».
Oltre il voto, la vita
Ma al di là di griglie, punteggi e verbalizzazioni, la Maturità resta soprattutto un passaggio di crescita. È il primo vero “esame” della vita, ma anche il primo di tanti: all’università, sul lavoro, dentro e fuori di sé. Un voto resta un numero. Ma quello che si vive oggi ha un valore che non si misura.
Restano i ricordi: le corse in motorino, le risate in classe, le notte insonni prima delle interrogazioni, i prof che si amavano o si detestavano. Resta quella sensazione sospesa tra ansia e libertà che accompagna solo chi sa di essere a un passo da qualcosa di nuovo.
Per questo, in bocca al lupo a tutti. Scrivete con coraggio, rispondete con testa alta. Non per dimostrare chi siete, ma per scoprire chi state diventando.
Questo esame lo supererete. Anche se il ricordo più bello resterà la strada che vi ha portato fin qui.

