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«Lo scorso 12 settembre ho richiesto all’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni un solerte intervento per la potatura di grossi alberi ricadenti sulla strada pubblica via provinciale per Motta San Giovanni, lato monte, oggi via Ulisse giacché a margine della strada insistono grossi alberi i cui rami ondeggiano sulla strada pubblica e sulle abitazioni situare a ridosso della strada lato mare, alto è il rischio che qualche ramo si possa spezzare e cadere sulla strada e sulle abitazioni». È quanto riporta in una nota Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic.
«I camion nel transitare rischiano di spezzare i rami che pendono dall’alto. Lato monte della strada ci sono dei rami secchi di albero tagliati e lasciati sul posto, fattore rischio incendio.
Il pericolo è fortemente accentuato dai cavi elettrici dell’impianto dell’illuminazione pubblica funzionante che passano in alto tra i rami degli alberi sostenuti da cavi d’acciaio. Un albero che rischia di cadere su una linea elettrica è un albero davvero pericoloso. Ancora più pericoloso nel tratto di cui si scrive atteso che oltre al pericolo per la circolazione stradale ci sono lato mare della strada delle abitazioni che inevitabilmente verrebbero colpite in caso, speriamo mai, di crollo di qualche robusto ramo o parte di albero.
Atteso che si tratta di grossi e alti rami è necessario l’intervento dei vigili del Fuoco o di una impresa specializzata nel settore con mezzi muniti di autoscala in grado di rimuovere il pericolo in atto.
Tale stato di fatto rappresenta un alto indice di pericolosità per la circolazione veicolare e pedonale e per le abitazioni situate a ridosso della strada lato mare giacché, specialmente, durante i forti temporali con vento e fulmini potrebbero crollare rami o parte di albero, evento che si potrebbe verificare anche in condizioni di relativa quiete, visto che i rami mossi dal vento provocano sui cavi di sostegno sembrerebbe d’acciaio azioni tali da poter determinare quanto meno l’instabilità degli impianti che col tempo potrebbero portare al crollo dei pali dell’illuminazione o parte di essi, che nella caduta potrebbero trascinare gli altri pali collegati tra loro con detti cavi e si riverserebbero sulla strada provinciale e inevitabilmente raggiungerebbero le frontistanti abitazioni.
Lato monte della strada, punto di riferimento a pochi metri di un fabbricato di colore bianco sono stati tagliati da qualche cittadino del luogo dei rami e lasciati sul posto che determinano fattore rischio incendio in quanto secchi.
L’intervento richiesto che a parere di chi scrive riveste carattere d’urgenza dovrebbe essere esteso anche nel canale di scolo lato mare sul quale si affacciano delle abitazioni e sottopassa la via Ulisse che si innesta dalla Ss 106 situata a circa 100/150 metri.
Un sopralluogo del tecnico comunale saprà certamente meglio descrivere lo stato dei luoghi ed indicare gli urgenti interventi da eseguire a tutela dell’incolumità pubblica e privata, della circolazione pedonale e veicolare e delle infrastrutture ivi presenti fino all’innesto con la strada per Motta San Giovanni situata poco più a monte.
Qualora gli alberi ricadessero su suolo di proprietà privata la diffida ad adempiere è d’obbligo nei confronti del proprietario del suolo il cui intervento dovrebbe essere eseguito in tempi rapidi e in ogni caso previo la consulenza di un agronomo e sotto la vigilanza e il costante controllo della polizia locale.
Per finire va ricordato che nel mese di novembre 2019 durante le avverse condizioni meteorologiche che si sono abbattute sul territorio di Lazzaro si è registrato il crollo di un albero situato a margine della via Ulisse di fronte al civico 25, evento previsto dalla scrivente associazione di cui alla richiesta di intervento del 13 novembre 2017 rimasta inascoltata, evitiamo il ripetersi della stessa cosa», conclude Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic.