Se di regola è il caffè ad essere corretto, in Calabria è la gassosa! Ma quella che per molti può apparire una “perversione” o addirittura un’”eresia”, visto che mette insieme due elementi apparentemente contrastanti, di fatto, sin dalla sua nascita, è stata amata in tutta la regione … e non solo.
Col suo packaging un po’ retro, che oggi ha ceduto il passo a versioni più moderne e pratiche in lattina, la gassosa al caffè è infatti uno dei soft drink analcolici più apprezzati, da caffeinomani e non, anche all’estero: una prelibatezza frizzante made in Calabria da gustare fredda per dissetarsi e ricevere una sferzata di energia.

La storia della gassosa al caffè

Secondo alcune fonti, la prima versione della gassosa al caffè fu inventata nei primi decenni del ‘900 in un casolare di Nicastro. In questa prima versione, una pallina posta all’interno della bottiglia, spinta verso l’alto, ne chiudeva il collo, per non far fuoriuscire il gas, garantendone così la frizzantezza. Ma, la “storia ufficiale” fa nascere la bevanda nel 1941 a Lamezia Terme, quando l’azienda De Sarro & Torchia mise in commercio per la prima volta la “Bibicaffè”.
Qualche anno dopo, ci si era appena lasciati alle spalle la Seconda Guerra Mondiale, fu la volta della “Moka Drink” prodotta, nel 1950, dall’omonima azienda negli stabilimenti di Dipignano in provincia di Cosenza.
In via Monte Covello, a Girifalco, in provincia di Catanzaro, invece, poco dopo la società Acqua Calabria diede alla luce la “Brasilena”.
Le origini della ricetta risalgono in realtà agli anni ’30 ma il marchio vero e proprio fu registrato negli anni ’60 per poi ampliarsi nei decenni a venire. Da Reggio Calabria, invece, arriva la Siesta Caffè, prodotta fin dal 1976 dalla Romanella Drinks Srl.

Gassosa al caffè per i palati più esigenti

Negli anni, la bevanda frizzante made in Calabria ha varcato i confini della regione raggiungendo il resto del Sud Italia e anche l’estero, soprattutto gli Stati Uniti.
Le case produttrici infatti, pur mantenendo il tradizionale packaging, con le tipiche e inconfondibili bottiglie in vetro, gli hanno affiancato interpretazioni più moderne, sperimentando le lattine e conferendo
un’impronta più innovativa senza alterare il gusto ammaliante della gassosa.

A contribuire a questo successo inimitabile sono gli ingredienti genuini della bevanda: la gassosa al caffè viene realizzata, infatti, senza conservanti e additivi, attraverso l’infusione di differenti miscele di caffè espresso, con aggiunta di acqua minerale, zucchero e, al massimo, qualche variante con
aroma naturale al caramello. Il resto è tutto sapienza artigianale e creatività pura made in Calabria.

I cocktail con la gassosa al caffè

La gassosa al caffè è alla base anche di famosi cocktail.Due in particolare i più conosciuti: il Black Jelly Bean, con aggiunta di sambuca e ghiaccio e il Nero Italiano, con vodka e, per chi ama i sapori più corposi, una buona dose di panna.