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Si è concluso il confronto fra la Città metropolitana di Reggio Calabria, i sindaci del territorio e i dirigenti scolastici degli istituti delle quattro aree omogenee, sull’organizzazione della nuova rete scolastica, da costruire in base alle linee guida fornite dalla Regione sul dimensionamento per gli anni 2024/2025.
Gli incontri di Conferenza d’ambito per i Comuni reggini sono stati presieduti dal sindaco metropolitano Carmelo Versace, d’intesa con il consigliere metropolitano delegato all’Istruzione, Rudy Lizzi. In mattinata sono stati ascoltati i comuni dello stretto e della tirrenica. Nel pomeriggio è stata la volta di Area Grecanica e Locride.
Il nodo minoranze
I sindaci hanno rappresentato il proprio rammarico per non essere stati coinvolti preventivamente, né dalla Regione e né dalla Metrocity, relativamente alla delineazione delle linee guida per il piano di dimensionamento. In questo senso, il nodo cruciale è stato sollevato proprio dai sindaci dell’Area Grecanica. La mancanza nelle linee guida regionali di ogni forma di deroga che vada a tutelare le comunità riconosciute in ambito nazionale quali di lingua minoritaria, appare surreale oltre che in contrasto proprio con la normativa statale.
La legge nazionale strizza l’occhio all’Area Grecanica
L’ultima Legge di Bilancio, la n.197 del 2022, ad integrazione del precedente DL n. 98 del 2011, art. 19, disciplinante le linee generali per la costituzione di una Autonomia Scolastica, dispone, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, fra l’altro, la “necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, anche prevedendo forme di compensazione interregionale”.
La coperta è corta
La compensazione interregionale prevederebbe, in caso venisse attuata, che le autonomie non soppresse dalla regione Calabria venissero di fatto cancellate in altre regioni, dove magari per morfologia territoriale e contesto sociale eventuali fusioni di istituti ed autonomie scolastiche sarebbero più semplici. La “coperta” è effettivamente corta, ed anche i sindaci della Locride – pur non direttamente coinvolti dalle tutele delle minoranze linguistiche – concordano con quelli della Grecanica sull’opportunità di applicare questa normativa nazionale.
Cosa succederà adesso?
Sono attese in giornata, innanzitutto, le deliberazioni dei Comuni in merito all’accorpamento o meno degli Istituti Comprensivi di interesse: la deadline è domani, venerdì 15. Domani si potrebbe avere quindi un quadro più completo della nuova possibile mappa delle autonomie scolastiche, sicuramente non definitiva. I sindaci dell’Area Grecanica faranno in mattinata una nuova richiesta alla Regione, come azione concordata al tavolo della conferenza d’ambito anche con il Sindaco Metropolitano ed il Delegato all’istruzione. La richiesta alla Regione sarà di un ulteriore ascolto dei sindaci per recuperare, almeno in parte, un numero di autonomie scolastiche minoritarie da scorporare dal quadro complessivo e legandolo quindi alla tutela del patrimonio della minoranza linguistica con l’ottenimento di specifiche deroghe.

