Il Dge del Distretto 2102, Giacomo Francesco Saccomanno, è stato accompagnato dal Comm. Vincenzo Virgiglio, dal Presidente del 14° Municipio del Comune di Roma, Marco Della Porta, dal capogruppo del PD, Emanuela Verrone, dal presidente dei pasticceri della provincia di Reggio Calabria, Angelo Garruzzo con il figlio Giovanni, e dal primario, Prof. Eugenio Maria Mercuri
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«Un segnale di amore della Calabria verso tanti bambini che soffrono in silenzio assieme alle proprie famiglie. Un momento di grande dolore ed emozione nel vedere tanti giovanissimi ricoverati con tante malattie e, allo stesso tempo, dei sorrisi che lasciano il segno nel cuore di chi ha avuto forza ed il coraggio di confrontarsi con bambini sofferenti, ma pieni di dignità con i propri attenti genitori. Un quadro – si legge nella nota stampa di Accademia Calabra - che ricorda di come si possa essere felici con poco: la salute della propria famiglia. Forse bisognerebbe far frequentare queste strutture a coloro che dovrebbero condurre la nostra nazione nel migliore dei modi: un confronto che potrebbe far evidenziare di quanto sia importante pensare agli altri e, maggiormente, per le persone sofferenti.
Il Dge del Distretto 2102, Giacomo Francesco Saccomanno, unitamente al Comm. Vincenzo Virgiglio, al Presidente del 14° Municipio del Comune di Roma, Marco Della Porta, al Capogruppo del PD, Emanuela Verrone, e al presidente dei pasticceri della provincia di Reggio Calabria, Angelo Garruzzo e al figlio Giovanni, anche lui pasticciere, unitamente al primario, Prof. Eugenio Maria Mercuri, hanno offerto ai tanti ragazzi ricoverati un panettone artigianale per augurare un Santo Natale.
Ogni stanza un sorriso e tanti ringraziamenti per un gesto normale e, comunque, che ha aperto il cuore a tante emozioni e ha confermato che basta poco per rendere felici gli altri. Ad accompagnare il gruppo calabrese anche la referente della progettazione pediatrica, Nicoletta Madia, che ha fatto da cicerone ed ha consentito con la sua semplicità di poter svolgere questa “missione” speciale nei reparti pediatrici del Gemelli. Una struttura all’avanguardia e con accorgimenti particolari per rendere un pochino migliore la permanenza delle famiglie: stanze colorate, addobbi natalizi, tanti giochi e zone di incontro, e, principalmente, l’amore dei professionisti verso tante persone sfortunate che, però, hanno trovato tanto affetto, semplicità e competenza.
Un ospedale che non sembra un posto di cura, ma un magico luogo dove si apre la speranza per una vita normale per tantissimi bambini. Un mondo che spesso appare sconosciuto o che forse si cerca di allontanare dalla propria testa per non assumere quelle determinazioni che il dolore rende sempre più responsabile. Incontri che, se da una parte lasciano segni di profondo dolore, dall’altra aprono la vita al sostegno, all’amore e alla vera condivisione a favore di fratelli tanto sfortunati, ma colmi di desiderio di vita e di affetto».

