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Una vera e propria mattanza di gatti che – denunciano i cittadini e i volontari – non è frutto di atti isolati o dell’irrazionalità di singoli individui, ma appare sempre più come una volontà sadica e criminale, reiterata con intenzionalità e metodo.
Tre gattini della colonia felina “I randagi del muretto”, notoriamente non soggetti a predazione, sono spariti nel nulla. Non si tratta, quindi, di un rischio legato alla fauna selvatica o alla vita randagia: le circostanze fanno pensare a un’azione mirata.
A peggiorare il quadro, la distruzione della gigantografia installata per sensibilizzare la cittadinanza sulla vicenda: imbrattata con vernice e poi data alle fiamme, in un chiaro gesto intimidatorio.
«Le istituzioni ancora tacciono» – denuncia il Nuovo Fronte Politico – «nonostante una PEC formale sia stata inviata già da giorni al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici».
L’associazione fa sapere di non avere intenzione di fermarsi: «Ci riserviamo di estendere questa battaglia su scala nazionale, qualora dovessimo continuare a riscontrare la medesima, costante indifferenza. Siamo già in contatto con diverse associazioni e realtà sensibili al tema. Spingeremo con forza finché non verranno adottati provvedimenti concreti».
L’obiettivo è chiaro: l’installazione di dossi, telecamere e dissuasori di velocità, a tutela non solo degli animali, ma dell’intera comunità. «Restiamo uniti in questo percorso di legalità e rispetto» – conclude la nota – «perché il silenzio uccide quanto l’azione».