Il progetto, promosso dal Consorzio Macramè e sostenuto da Fondazione Con il Sud e Fondzione Vismara
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Impronte a Sud – Welfare Lab, il progetto del Consorzio Macramè sostenuto da Fondazione Con il Sud e Fondzione Vismara, giunge alla sua conclusione formale. Il suo percorso però continua e si trasforma, lasciando una traccia concreta nel volto rinnovato del bene confiscato alle mafie di Via Possidonea, 53, oggi un vero e proprio hub urbano dedicato a servizi innovativi, politiche sociali, attività di animazione, partecipazione e ricerca. Uno spazio restituito alla città, aperto alla comunità e capace di generare nuovi processi di welfare territoriale.
15 dicembre – Il nuovo volto di Via Possidonea, 53
Il primo appuntamento, ospitato negli spazi rigenerati del bene confiscato, mette al centro il percorso svolto dal progetto e il ruolo strategico di questo luogo nella costruzione di comunità.
La giornata sarà scandita da un talk coordinato dal giornalista Giuseppe Smorto, con una serie di interventi dedicati a rigenerazione urbana, partecipazione e politiche locali. Tra i contributi previsti: Marina Tornatora Università Mediterranea di Reggio Calabria, Andrea Volterrani – Università di Roma “Tor Vergata”, Antonella Sette – Regione Calabria, Emilio Vergani – SocialHub, Elisa Vermiglio – Università per Stranieri “Dante Alighieri”, Alessandro Petronio – Direttore scientifico ricerca PrisMacramè, Giuseppe Falcomatà – Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Le conclusioni saranno affidate a Giovanni Pitrolo Gentile, Presidente del Consorzio Macramè, e a Stefano Consiglio, Presidente di Fondazione Con il Sud, che apriranno anche i lavori della giornata seguente.
16 dicembre – La presentazione della ricerca PrisMacramè e la riflessione sul nuovo sistema di cure
La seconda giornata, ospitata presso la Piccola Opera Papa Giovanni, con il patrocinio dell’Asp di Reggio Calabria e in collaborazione con Comunità Competente, restituisce gli esiti della ricerca PrisMacramè, primo output dell’Osservatorio Impronte a Sud e frutto del lavoro del Laboratorio di ricerca sociale del progetto. La ricerca ha analizzato i bisogni di 232 utenti in carico all’Assistenza domiciliare socio-sanitaria, contribuendo a delineare un nuovo modello sperimentale di mutualità territoriale e una visione rinnovata della cura come processo comunitario.
La presentazione tecnica sarà affidata ad Alessandro Petronio, direttore scientifico della ricerca. Seguirà una sessione dedicata ai “4 volti della fragilità”, con contributi di esperti quali il dott. Andrea Fabbo, la dott.ssa Fortunata Tripodi, il prof. Giorgio Marcello, il dott. Carmelo Antonio Caserta. Il pomeriggio sarà scandito da una tavola rotonda con rappresentanti di istituzioni sanitarie, regionali e del terzo settore, tra i quali il direttore generale dell’asp di Reggio Calabria, Lucia di Furia, e il sub-commissario per la sanità in Calabria, Ernesto Esposito.
Un progetto che continua
Le due giornate rappresentano anche un rilancio: Impronte a Sud – Welfare Lab genera processi duraturi, strumenti di osservazione permanenti e modelli replicabili di collaborazione tra istituzioni, terzo settore, professionisti e comunità. Il bene confiscato di Via Possidonea, 53 diventa così un laboratorio vivo di mutualità, cura e innovazione sociale.

