Puntuale come ogni anno arriva la rilevazione sul gradimento dei presidenti di Regione realizzata ogni anno da Noto Sondaggi per “Il Sole 24 Ore”. Una rilevazione che prevede anche il gradimento dei sindaci e che è stata realizzata nell’ultimo mese, facendo agli elettori questa domanda: «Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del presidente della Regione. Se domani ci fossero le elezioni regionali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale presidente della Regione?».

Sul fronte dei presidenti di regione, Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, 66,5%) si conferma per la seconda volta consecutiva il Governatore più amato, anche se supera solo di mezzo punto il Presidente del Veneto Luca Zaia (66%). New entry sul podio per Alberto Cirio (Piemonte, 59%) riconfermato per il secondo mandato lo scorso anno, completa un terzetto tutto di centrodestra. Altra novità in quarta posizione. Si tratta del primo presidente di centrosinistra in classifica che è Eugenio Giani (Toscana, 58%) che precede a sua volta un terzetto tutto meridionale tra cui figura anche Roberto Occhiuto che quindi riesce a stare all’interno della top five dei presidenti più apprezzati del Bel paese e primo tra i governatori del Sud – con il 58% di consensi: +3,5% rispetto al 54,5% con il quale vinse le elezioni del 2021.
Sul fronte dei sindaci Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, 70%), il sindaco vincitore del Governance Poll 2025, è stato riconfermato lo scorso anno per il secondo mandato alla guida di una coalizione del centrodestra. Entra in classifica togliendo lo scettro al numero uno dello scorso anno Michele Guerra (Parma, 65%) di centrosinistra, che comunque si piazza in seconda posizione. Alla pari al terzo posto due sindaci di grandi città del Sud: Vito Leccese (Bari, 61%) e Gaetano Manfredi (Napoli, 61%), entrambi espressione di uno schieramento di centrosinistra.

Classifica dei sindaci: a Voce lo scettro calabrese

Il Governance Poll 2025 ha preso in considerazione 97 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta. Non sono stati testati i Comuni in cui si è votato nel 2025, né quelli in cui il sindaco è decaduto o si è dimesso. Le interviste sono state effettuate tra aprile e giugno 2025 utilizzando sistemi misti: Cati e Cawi La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza.
Nella nostra regione E’ il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, civico, il primo dei sindaci dei capoluoghi di provincia calabresi secondo la classifica Governance Poll sul gradimento dei primi cittadini realizzata dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. Voce si piazza al 18mo posto con il 57,5% di gradimento, ma perde il 6,5 rispetto al giorno dell’elezione, nel 2020.
Valutazione positiva anche per il sindaco di centrosinistra di Vibo Valentia Vincenzo Romeo (52mo) che ottiene il 54% di gradimento, in crescita dello 0,4 sul giorno dell’elezione avvenuta lo scorso anno. Al 50% anche Franz Caruso, sindaco di centrosinistra di Cosenza dal 2021 che si piazza 73mo e perde il 7,6% rispetto al giorno dell’elezione. Sotto la soglia del 50%, infine, i sindaci di Catanzaro e Reggio Calabria, anche loro del centrosinistra. Nicola Fiorita si piazza all’84mo posto con un gradimento del 49% in calo di 9,2 punti rispetto all’elezione del 2022. Giuseppe Falcomatà è 89mo con il 47%, l’11,4% in meno rispetto alla data dell’elezione nel 2020.

Noto sondaggi: «Presidenti e sindaci parafulmine per responsabilità di altri»

«Il trend complessivo, sia per Sindaci che Presidenti, è prevalentemente in diminuzione rispetto al consenso ottenuto nell’urna – dice Antonio Noto, direttore dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi che ha condotto l’indagine per Il Sole 24 Ore – questo è vero anche per molti che occupano la parte alta della classifica. La peculiarità degli amministratori è la prossimità, e in un contesto in cui la politica nazionale sembra sempre più rivolta agli scenari internazionali, oltre che a quelli del perimetro nazionale, restano proprio Governatori e primi cittadini a far fronte alle esigenze del territorio e se qualcosa non funziona, che sia o meno responsabilità dei Sindaci o dei Presidenti di Regione, è a loro che i cittadini addebitano la colpa in prima istanza. Chi governa localmente diventa nella pratica un parafulmine rispetto a responsabilità che non gli competono – continua Noto, che poi conclude -, il Governance Poll non va assolutamente confuso con le intenzioni di voto. Non si analizza uno scenario competitivo con altri concorrenti, ma la scelta posta agli intervistati riguarda solo l’amministratore in carica, a prescindere dall’appartenenza politica, che non viene menzionata nell’intervista. Questo fa sì che il giudizio si concentri esclusivamente sull’operato e solo in tal senso vanno interpretati i dati. Il Governance Poll non è una proiezione del consenso quando si voterà, considerando che la decisione del voto segue anche logiche di appartenenza politica al di là del livello di gradimento dell’amministratore in carica».