Giornata intensa e ricca di emozioni, quella vissuta da due quarte classi del Polo Liceale di Locri “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, giorno 16 Ottobre, hanno partecipato alla commemorazione per il ventennale dell’omicidio del Dott. Francesco Fortugno.

La classe 4 D del Liceo Classico “Ivo Oliveti”, accompagnata dalla prof.ssa Greta Alvaro, e la 4 G del Liceo Scientifico “Zaleuco”, accompagnata dalla prof.ssa Luisa Totino, hanno iniziato la giornata assistendo alla celebrazione liturgica in Cattedrale, celebrata da Sua Eccellenza Mons. Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri – Gerace che, nell’omelia, ha ribadito che «La vita è più forte della morte, che la violenza non può soffocare la speranza, che c’è in tutti un bisogno di umanità e un desiderio di pace e di riconciliazione». E ancora «Come Chiesa sentiamo la responsabilità di educare alla legalità evangelica, che è amore alla verità, rispetto per la vita, cura dell’ambiente e ricerca del bene comune. La fede ci rende più presenti nella vita della comunità e ci spinge ad abitarla con responsabilità».

A seguire, i ragazzi si sono recati a Palazzo Nieddu del Rio, il luogo dell’omicidio, dove è stata deposta una corona da parte delle Istituzioni dello Stato, presente il ministro della Salute Orazio Schillaci. La giornata si è conclusa al Palazzo della Cultura, dove gli studenti hanno partecipato all’iniziativa pubblica “Vent’anni senza Francesco Fortugno”.

Toccante il minuto di silenzio, iniziale, in memoria dei tre Carabinieri morti in provincia di Verona, nell’esercizio della loro funzione. Nel corso dell’incontro i diversi relatori, tra cui Schillaci, hanno ricordato non solo la figura politica, ma anche ciò che l’omicidio Fortugno ha mosso, soprattutto nelle nuove generazioni che, già il giorno dopo il tragico evento, riempirono le strade e le piazze al grido «E adesso ammazzateci tutti», che è diventato un vero e proprio movimento contro la criminalità organizzata. A vent’anni di distanza, Locri rinnova il suo impegno alla legalità e alla difesa della democrazia. Lo stesso moderatore, Enzo Romeo, giornalista RAI, ha voluto ricordare come alla Lega Navale di Locri si è intitolata un’imbarcazione alla memoria di Francesco Fortugno, nell’ambito dell’iniziativa “Un mare di legalità”, attraverso cui si recuperano barche, confiscate alla criminalità organizzata, intitolandole a vittime di mafia o di terrorismo, per avvicinare i giovani al rispetto delle regole e dei valori democratici.

Un plauso ai ragazzi, che hanno seguito, con costanza e coinvolgimento emotivo, tutte le fasi della giornata, segno che il lavoro della scuola sull’importanza del rispetto, del dialogo e della collaborazione, porta i suoi frutti. «Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo». (Paolo Borsellino)