«Esprimendo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà alla Cooperativa “Valle del Marro” per il vile, e purtroppo non unico, atto intimidatorio subito, ci teniamo anche a dire alla criminalità organizzata che non riuscirà a mortificare la voglia di riscatto che i beni confiscati alla ‘ndrangheta riutilizzati a fini sociali stanno rappresentando in maniera tangibile e concreta in Calabria».

La Segreteria Spi Cgil Calabria interviene così in merito all’incendio doloso che nei giorni scorsi ha bruciato il raccolto di grano biologico su un terreno confiscato e gestito dalla Cooperativa Valle del Marro nella Piana di Gioia Tauro.

«Da tempo siamo impegnati con i nostri volontari nei Campi di Libera che si tengono ogni patrimonio in tutta Italia nei luoghi confiscati alla criminalità organizzata e riassegnati a scopo sociale. Luoghi – afferma lo Spi – che ora simboleggiano il ritorno alla comunità e al bene comune di ciò che è stato sottratto alla cultura mafiosa. Anche quest’anno torneremo nei Campi della Legalità della Cooperativa Valle del Marro sostenendone il progetto e il fine, nonché dialogando con i ragazzi al fine di sensibilizzare sulla lotta alla ‘ndrangheta ed essere Memoria del territorio e non solo».

«Quattro atti intimidatori in un mese – concludono la Segreteria – necessitano però di interventi urgenti di messa in sicurezza da parte delle forze dell’ordine affinché venga garantita serenità a chi con sacrificio da anni si esposizione per far crescere belle realtà come quella della Valle del Marro».