Martedì 5 agosto, come ogni anno, si terrà presso il rinomato Santuario diocesano della Vergine Immacolata, Nostra Signora dello Scoglio, la festa in onore di Sant’Emidio, vescovo e martire, protettore contro il terremoto.

La data coincide con il giorno del martirio del santo, avvenuto il 5 agosto dell’anno 303 durante la persecuzione di Diocleziano. A raccogliere i fedeli sarà l’invito di Fratel Cosimo, mistico fondatore dell’opera mariana di Santa Domenica di Placanica e profondo devoto di Sant’Emidio, che attende come sempre un afflusso numeroso di pellegrini e devoti.

Il programma religioso prevede:
Alle 17:30, l’evangelizzazione di Fratel Cosimo sulla figura di Sant’Emidio, vescovo e martire;
alle 18:00, la solenne concelebrazione eucaristica, che sarà presieduta da monsignor Piero Romeo, vicario generale della diocesi di Locri-Gerace.

A seguire, la processione con la reliquia e la statua del Santo, e al rientro nel Santuario, la benedizione delle piante di basilico – simbolo legato alla vita del Santo – e la benedizione finale dei presenti con la preziosa reliquia.

La festa in onore di Sant’Emidio, apostolo e martire della fede, ha origini antiche e si inserisce in un cammino di devozione che si rinnova ogni anno con gioia e spirito di gratitudine.

Come ha ricordato Fratel Cosimo, «l’annuale appuntamento in cui ci si ritrova a Santa Domenica è per onorare Sant’Emidio, facendo sì che nella commemorazione del suo glorioso martirio, di anno in anno, la sua festa venga celebrata con giubilo, con esultanza, e riesca sempre più decorosa e splendida».

«Anche così vogliamo rinvigorire la nostra fede e dimostrare le nostre più care emozioni d’affetto e di riconoscenza verso un così grande Patrono e Protettore», ha proseguito.
«Questo giorno ci apprestiamo a viverlo con gioia, serenità e armonia, e allo stesso tempo vogliamo anche esprimere il nostro ringraziamento per la sua benevola e speciale protezione accordataci negli anni fino ad ora».

La festa del nostro Santo Protettore vuole essere per ciascuno di noi un’occasione propizia per farci crescere nella carità e nell’amore cristiano e fraterno, e avere il coraggio di testimoniarlo con la propria vita, come ha fatto lui.