Domenica 25 maggio sarà una giornata speciale per le comunità di Montebello Ionico e Masella, che avranno l’onore di accogliere la reliquia di Santa Rita, la «Santa delle Cause Impossibili», in occasione dell’Anno giubilare della Speranza.

A voler fortemente questo evento è stato don Giovanni Zampaglione, parroco delle due comunità, che ne ha sottolineato il profondo significato spirituale. «Ho voluto che ciò accadesse in questo Anno giubilare della Speranza – afferma – perché Santa Rita è stata mamma e donna di speranza. Mi auguro che le due comunità, e tutte le famiglie del territorio, possano prendere esempio da lei come modello di virtù».

L’arrivo della reliquia a Montebello è previsto alle ore 9:15. Seguirà il Rosario a Santa Rita, guidato dal priore Carlo Cacurri, e a seguire la Santa Messa. Al termine della celebrazione, i fedeli potranno partecipare al bacio della reliquia e alla tradizionale benedizione delle rose.

Subito dopo, la reliquia verrà trasferita a Masella, dove il programma prevede il Rosario alle 11:15, seguito dalla Santa Messa alle ore 11:40. Anche qui, dopo la benedizione delle rose, la reliquia verrà salutata in un clima di raccoglimento e devozione. A conclusione della mattinata, nella piazza antistante la chiesa, sarà possibile degustare una speciale “granita alla rosa”, offerta dal B&B “Il Giardino delle Meraviglie” di Melito Porto Salvo.

Don Giovanni invita i fedeli a vivere questo momento come un’opportunità di riflessione profonda: «In una società dove, piuttosto che perdonare i nemici, si pensa alla vendetta, preghiamo che Santa Rita, con la sua testimonianza cristiana, ci aiuti a credere di più in Dio e nel fatto che, se lo vogliamo, tutto è possibile. È necessario avere una fede salda, così da rendere possibile anche l’impossibile. Ognuno di noi – dai più giovani agli anziani – deve essere testimone credibile della Resurrezione».

«Mi auguro – conclude – che sosteniate con forza questo momento forte di preghiera e riflessione, così che possiamo divenire tutti testimoni credibili e dispensare amore a tutti, persino ai nostri nemici».