L’Italia resta l’unico Paese in Europa a non avere una figura stabile di psicologo scolastico all’interno del sistema educativo. Un’assenza che pesa, soprattutto in un contesto in cui i giovani sono esposti a pressioni crescenti, sia online che offline, e i segnali di disagio sono sempre più evidenti. A sottolineare l’importanza di questa figura professionale è il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, che ha presentato un emendamento al Ddl sulla salute mentale per istituire in modo stabile lo psicologo scolastico.

«Riconoscere e intercettare precocemente segnali di disagio è fondamentale per intervenire con tempestività, tutelare la salute mentale dei ragazzi e prevenire l’insorgenza di future patologie», ha dichiarato Occhiuto.

Attualmente, l’attivazione del servizio di supporto psicologico nelle scuole è lasciata alla discrezionalità dei singoli istituti, generando evidenti disparità territoriali. Alcune regioni, tuttavia, stanno già muovendo i primi passi verso un’integrazione strutturale di questa figura.

Progetti pilota e sperimentazioni regionali

In Calabria, ad esempio, si sta lavorando a un piano che dovrebbe partire da settembre. L’obiettivo è quello di introdurre psicologi scolastici nelle scuole, con una distribuzione basata sul numero di studenti. Un progetto che, se confermato, rappresenterebbe un segnale positivo di attenzione verso il benessere psicologico dei giovani.

«Introdurre la figura dello psicologo scolastico in modo stabile significa anche contribuire a superare lo stigma che ancora oggi circonda il ricorso all’assistenza psicologica, normalizzandone la presenza sin dall’età scolare», ha aggiunto il senatore.

Verso una rete di prevenzione e supporto

L’emendamento punta a garantire un sostegno psicologico non solo agli studenti, ma anche alle famiglie, ai docenti e a tutto il personale scolastico, con l’obiettivo di creare una rete di prevenzione efficace contro il disagio. Un primo passo che potrebbe anticipare l’affermazione della figura dello psicologo di base nei servizi territoriali.

La proposta di Occhiuto intende rispondere al crescente bisogno di assistenza emotiva nelle scuole, puntando a un sistema più inclusivo, sano e motivante. Una misura che, se approvata, potrebbe ridurre le disuguaglianze territoriali e offrire un supporto concreto ai giovani e alle loro famiglie.