Dal "Seminario Europa" svolto a Villa San Giovanni, l’appello di suor Robazza: «Accompagnare i giovani verso il lavoro e la felicità, nessuno resti indietro»
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«Crediamo che sia possibile intercettare i bisogni e il futuro dei giovani accompagnandoli verso il mondo del lavoro. Il nostro interesse è che nessuno resti indietro, perché i giovani valgono, hanno talenti importanti e meritano opportunità concrete».
Così suor Manuela Robazza, presidente nazionale della Fondazione CIOFS-FP ETS, ha commentato a margine del 37° Seminario Europa, conclusosi a Villa San Giovanni.
Un evento che – ha ricordato – «alla trentasettesima edizione rappresenta una tradizione consolidata e una scommessa sul futuro del Sud e dell’Italia». Per Robazza, la formazione professionale deve essere al centro delle politiche per il lavoro: «Accompagnare i giovani verso il lavoro significa accompagnarli verso il loro futuro, il loro presente, la loro felicità».
Guardando all’Europa, la presidente ha sottolineato la necessità di colmare i divari ancora esistenti: «Siamo quasi agli ultimi posti per possibilità e strutture dedicate ai giovani nella formazione professionale. Il confronto con l’Europa ci serve per ricevere spunti e per auspicare politiche più adatte, soprattutto per i ragazzi meno fortunati».
Sullo stesso tema è intervenuto Giulio M. Salerno, esperto di istruzione e formazione professionale, che ha evidenziato come «la IeFP rappresenti un’infrastruttura culturale fondamentale per tutto il Paese, ma ancora disomogenea tra le regioni». Da qui la proposta di «un rilancio straordinario del sistema, affinché tutti i giovani possano esercitare il diritto di inserirsi nel mondo del lavoro in modo consapevole».
Salerno ha infine ricordato l’importanza dei tirocini e delle esperienze all’estero, possibili all’interno dei percorsi di IeFP: «Richiedono risorse aggiuntive e una forte cooperazione con il mondo delle imprese, ma sono essenziali per formare giovani capaci di competere in un contesto globale sempre più complesso».