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«Siamo davvero agli ultimi dettagli prima di consegnare l’area, già visibile alla città, alla comunità». Così il vicesindaco di Reggio, Paolo Brunetti che questa mattina ha partecipato al sopralluogo congiunto presso l’area archeologica di piazza Garibaldi, nel centro dietro di Reggio Calabria. Con lui, tra gli altri, erano presenti anche il Rup Arturo Arcano, il collaudatore Bruno Doldo e Michelangela Vescio, direttrice dei lavori e progettista con Giuseppina Vitetta, degli “interventi di messa in sicurezza degli scavi per la valorizzazione e la fruizione dei resti archeologici”. Presente anche la ditta subappaltatrice Aet srl.
Tra le evidenze archeologiche già visibili dalla ringhiera spicca un tempio di età Augustea, forse di prima età Giulio Claudia, dunque dei primissimi decenni del I secolo d.C. , rivenuto nell’area sacra della città antica.
«Mancano veramente piccolezze e oggi ho stilato il certificato di ultimazione lavori che sarà firmato dalla ditta e poi sottoscritto dal Rup. Entro 20 giorni la ditta provvederà alle piccolezze rimaste da eseguire e dopo l’architetto Bruno Doldo procederà con il collaudo.
Resta da ripulire l’area, da tonalizzare la rampa, da mettere l’impianto di irrigazione, da interrare un tubo che è rimasto a vista. Si tratta di piccoli interventi che saranno erutti nelle more della consegna alla città.
Potremmo consegnare l’area, eventualmente, anche nelle more del collaudo amministrativo.
Come Soprintendenza auspichiamo di poter completare l’allestimento dei pannelli illustrativi in tempo per l’inaugurazione, in modo da accompagnare il pubblico alla scoperta dei tesori emersi», ha concluso Michelangela Vescio, direttrice dei lavori.