Il primo cittadino: «Dalle storie dei premiati, assistiamo a delle grandi lezioni di vita»
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Il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte alla cerimonia della quarta edizione del Premio nazionale ‘Fede, speranza e carità’, promosso dall’omonima associazione nazionale, presieduta dal dott. Antonino Crucitti e svoltosi a Reggio Calabria, nella terrazza del Museo archeologico nazionale.
E’ stato un appuntamento durante il quale sono stati consegnati riconoscimenti a personalità che si sono distinte, a livello nazionale per gesti e comportamenti improntati sull’altruismo e la solidarietà. Il primo cittadino, oltre a portare il saluto istituzionale, ha consegnato un premio alla memoria di Pamela Mastropietro, vittima di un femminicidio. A riceverlo è stata la madre, Alessandra, impegnata non solo nel ricordare la figlia, ma anche nel proteggere altre persone da esperienze simili. «Ascoltando direttamente le testimonianze e le storie dei premiati - ha detto Falcomatà - stiamo assistendo a delle grandi lezioni che mi inducono in una maggiore comprensione delle tre parole che formano il nome dell’associazione che meritevolmente organizza questo evento: Fede, speranza e carità». «Tre parole - ha evidenziato il primo cittadino - che non dipendono dal risultato, non sono qualcosa di negoziabile. Fede, speranza e carità non sono cose che crescono in noi se da quella fede, da quella speranza, da quella carità, poi riusciamo ad avere qualcosa di positivo per noi stessi o per le persone vicine a noi, anzi. Fede, speranza e carità, ed è un paradosso - ha aggiunto - forse crescono in noi, grazie anche a dei momenti di dolore che viviamo sulla nostra pelle e che subiamo noi in prima persona, o i nostri congiunti. E’ la capacità di riuscire a trasformare il dolore e la rabbia in amore verso la vita e quindi in fede, speranza e carità. E’ qualcosa che ognuno di noi dovrebbe tenere sempre presente e lo possiamo fare grazie soltanto ad esempi come il vostro, di chi è stato premiato in questa occasione. Quindi grazie davvero - ha concluso Falcomatà - perché ci state dando lezioni di vita a ognuno di noi».

