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Il rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) del Comune di Reggio Calabria, Consolato Salvatore Aroi, ha presentato una denuncia formale indirizzata alla Procura della Repubblica, al Prefetto e agli organi di vigilanza competenti,
segnalando «gravi e sistematiche carenze strutturali e documentali in materia di sicurezza sul lavoro presso numerosi sedi comunali.
Dall’analisi dei Documenti di Valutazione dei Rischi (Dvr) dati tra luglio e settembre 2021, e dalle verifiche dirette sul campo, – denuncia il Rls Aroi – emerge un quadro preoccupante:
Assenza dei Certificati di Agibilità e di Prevenzione Incendi (Cpi) in moltissime strutture pubbliche;
Mancata effettuazione delle prove di evacuazione annuali e assenza della relativa documentazione;
Impianti elettrici, di sollevamento e di condizionamento non certificati o non sottoposti a manutenzione;
Presenza di aree interdette senza motivazioni ufficiali, come il corpo avanzato del Comando della Polizia Locale, attualmente chiuso ai lavoratori;
Nei parcheggi sotterranei del Palazzo Cedir sono stato rilevato:
- una scarica interna abusiva,
- un impianto antincendio sprinkler non funzionante,
- e un archivio cartaceo generale non conforme e privo di dispositivi di sicurezza;
Sempre al Ce.Dir. diffuso accumulo di materiali e arredi nei corridoi, nei pressi degli ascensori e lungo le vie di fuga, intralcando l’evacuazione in caso di emergenza.
Nonostante le richieste ufficiali presentate da Rls fin da agosto 2023, e una successiva segnalazione tramite PEC alle autorità il 1° ottobre 2023, nessuna risposta o intervento concreto è stato adottato dall’Amministrazione.
I lavoratori sono esposti quotidianamente a situazioni di rischio, in violazione delle più elementari norme di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – afferma il Rls Aroi – Si tratta di un quadro diffuso e allarmante, che non può più essere ignorato.”
Nel comunicato si richiede un intervento ispettivo urgente, l’adozione di misure interdittive per i locali non agibili, la messa in sicurezza del personale e, ove possibile, il ricorso temporaneo allo smart working per il personale amministrativo, in attesa dell’adeguamento delle sedi comunali alle normative vigenti.
La denuncia coinvolge oltre 20 sedi comunali, tra cui decentramenti, cimiteri, impianti sportivi, sedi centrali e storiche del Comune».

