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La storia dei Giubilei dal 1300 al 2025 attraverso i francobolli. Torna a proporre un racconto filatelico l’associazione culturale Anassilaos con una mostra allestita nell’atrio del palazzo delle Poste centrali che ospita la filiale di Reggio Calabria. Visitabile negli orari di ufficio fino al prossimo 15 marzo, l’esposizione ripercorre, attraverso i documenti di indizione, la storia giubilare di oltre settecento anni.

Stamattina l’inaugurazione della mostra di significativa valenza didattica, alla presenza del presidente dell’associazione Anassilaos, Stefano Iorfida, dell’assessora all’Istruzione del comune di Reggio Calabria, Anna Maria Briante, del direttore della filiale territoriale di Poste Italiane, Giuseppe Fusco, e del responsabile Filatelia Area Sud di Poste, Giacomo Latrofa. Presente anche monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, che ha ricordato l’importante anniversario che nel 2028 riguarderà i cento anni dalla consacrazione della cattedrale del Duomo di Reggio Calabria, il più grande edificio religioso della Calabria. Un evento da annullo filatelico ad hoc.

L’iniziativa, tra le prime del genere in tutto il Sud, si inserisce nelle celebrazioni del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025 “Spes non confundit” (la speranza non delude) indetto da Papa Francesco.

Durante la cerimonia apposto anche a Reggio Calabria il bollo lineare del Giubileo 2025, raffigurante le facciate delle quattro basiliche papali di Roma, simboli iconici del Giubileo.

Il francobollo, veicolo di conoscenza


«Questa mostra ricostruisce, attraverso i documenti di indizione, la storia dal 1300 al 2025 con i Giubilei che hanno segnato la storia dei papi da Papa Bonifacio VIII fino a Giovanni Paolo II fino e a Papa Francesco. Ricordati i pontefici che hanno indetto il Giubileo e i relativi valori bollati. Una storia complessa, difficile – ha spiegato Stefano Iorfida, presidente dell’associazione Anassilaos – che ha seguito anche le vicende storiche contorte dell’Europa cristiana, dell’Europa poi cattolica, passando dalla riforma protestante. Dunque una serie di vicende importanti che segnano la storia religiosa e umana del nostro Continente. Una mostra che vuole essere didattica, senza pretendere di assumere alcuna connotazione di scientificità. Invitiamo le scuole a venire a vederla affinché anche i giovani si avvicinino alla storia e al mondo della filatelia, che con immagini veicola appunto la storia. Il francobollo resta un importante strumento di conoscenza storica, culturale e artistica, al di là del valore commerciale ormai quasi nullo».

Il Giubileo, un percorso di conversione continua

«I francobolli sono segni di una storia in evoluzione che per noi è monito di ritorno all’essenza e ripartenza. Essi raccontano un percorso, a tratti anche controverso, che testimonia quanto il Giubileo sia un cammino, dentro la Storia, di Conversione continua. Il Giubileo per noi significa questo, tornare alla propria dignità e all’essenziale. È un’occasione in cui ciascuno può ripartire con una speranza che poggia sulla giustizia in quanto misericordia. Dio ha viscere paterne e materne per noi, come se ci avesse partorito tutti, all’interno della Creazione naturalmente. E allora per noi il Giubileo è questo: convertire lo sguardo, il cuore, gli atteggiamenti per vivere da umani, nella misura alta di Gesù. Dio ha tanta fiducia in noi – ha sottolineato monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova – punta su di noi, tant’è che ci fa ripartire sempre, in misericordia. Abbiamo pari dignità di figli e figlie del Padre. Ripartiamo con gli stessi doveri ma soprattutto con le stesse doti da tirare fuori e mettere a servizio, non della nostra superbia, ma della vita e dell’amore».

In preghiera per la salute del Santo Padre

«Siamo in preghiera per il nostro Santo Padre. Noi preghiamo che il Signore, per quanto anche nelle forze fisiche di Papa Francesco, ce lo conservi. Certamente è un Papa che ha dato un impulso molto forte alla Chiesa e a questo nostro mondo. È un riferimento morale ed etico per tutti – ha evidenziato monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova – e certamente è un pungiglione soprattutto per potenti che pensano di essere i padroni di questo mondo. Occorre, invece, ricondurre tutto alle nostre realtà che sono molto fragili. Certamente viva Papa Francesco».

L’annullo giubilare anche a Reggio

«Non solo servizi ma anche cultura. Ospitiamo volentieri questa mostra – ha sottolineato il direttore della filiale territoriale di Poste Italiane, Giuseppe Fusco – che resterà aperta al pubblico con i nostri uffici. Oggi abbiamo per altro proceduto con l’annullo filatelico apponendo il sigillo di un bollo sulla cartolina raffigurante le facciate delle quattro basiliche papali di Roma, simboli iconici del Giubileo. Un bollo che già da oggi è un pezzo di storia che oggi raccontiamo noi affinché sia tramandato ai posteri. I francobolli, infatti, vivono nei ricordi e nelle tradizioni che lasciamo a chi verrà dopo di noi».

«Prosegue sempre più il nostro impegno anche qui. Già con in occasione del centenario della scoperta dei Bronzi di Riace avevamo dato anche il nostro contributo e abbiamo tutta l’intenzione di promuovere ancora la cultura filatelica sul territorio», così il responsabile Filatelia Area Sud di Poste, Giacomo Latrofa.

La storia del mondo e il bisogno di pace

«Il Giubileo segna la storia del mondo e, dunque, ritengo che questa mostra abbia un alto valore educativo e didattico. Stiamo attraversando un periodo complicato, aggravato dalle condizioni di salute del Santo Padre. Ci auguriamo che possa tornare presto in piena salute perché il mondo, più che mai oggi, ha bisogno di certezze e di speranza». È quanto ha dichiarato l’assessora all’Istruzione del comune di Reggio Calabria, Anna Maria Briante.