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Un tesoro in mezzo al verde delle aiuole della piazzetta in viale Galileo Galilei. A battesimo ieri mattina a Reggio, nel rione Ferrovieri Pescatori la biblioteca solidale Ail (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma). Già tanti libri nel piccolo scaffale che, però, potrà contenerne ancora altri nei prossimi giorni.
L’Ail sezione “Neri” promuove cultura, solidarietà e partecipazione e, grazie alle sinergie con il Comitato di quartiere ione Ferrovieri Pescatori, della presidente Filomena Malara, volontaria Ail, propone una nuova iniziativa.
La cultura della solidarietà
«La cultura della solidarietà e la cultura della partecipazione hanno molto in comune – spiega – per essere solidali bisogna avere empatia, altruismo voglia di mettersi in gioco per aiutare gli altri e per il bene comune.
E questo è un obiettivo che sia Ail che il comitato di quartiere hanno. Inauguriamo questa biblioteca solidale per poter consentire a tutti di prendere consapevolezza del proprio ruolo: quindi la lettura come momento di crescita culturale.
Il libro è solo un oggetto ma quando noi lo apriamo vediamo un altro mondo, un altro modo di fare le cose, il libro ci dà consapevolezza che diverso non vuol dire malvagio e che la bontà risiede nel cuore delle persone e non nel dio in cui credono, nel colore della pelle, o nel luogo in cui si nasce. Ognuno di noi può contribuire non solo a migliorare il quartiere ma anche tutto il pianeta».
Tante cose sono cambiate per la piazzetta, prima luogo di degrado, illegalità e ricettacolo di ogni tipo di rifiuti.
Grazie all’adozione da parte del Comitato di quartiere (a proprie spese) e con l’aiuto dei tanti associati, ora è un luogo accogliente per tutti i cittadini che possono trascorrervi momenti di aggregazione e serenità.
La biblioteca solidale
«Siamo felici e consapevoli di questa scelta – chiarisce Giusy Sembianza, presidente Ail reggina – perché la lettura fa parte dei servizi che noi offriamo al paziente.
Tutto è nato un paio di anni fa, quando ci siamo resi conto che l’attesa nelle sale dell’ematologia portava ansia e frustrazione, per cui ci siamo inventati una piccola libreria e un salotto dedicato in cui i pazienti possono leggere un libro.
È un’attività che consente di eliminare l’ansia del momento, la frustrazione della malattia, è possibile metabolizzare il dolore della lunga attesa».
Ma le attività non finiscono qui e l’iniziativa della biblioteca solidale Ail abbraccerà presto anche il Parco Ecolandia di Arghillà.

