Avrebbe potuto essere acquistato dal Ministero della Cultura per diventare la nuova sede dell’archivio di Stato, l’ex Mercato Girasole sito nella zona sud di Reggio Calabria, all’incrocio tra le vie Itria e Messina. Invece torna all’asta l’imponente e degradata struttura esistente fin dal 2006, mai completamente entrata in funzione con la sua destinazione originaria di mercato e divenuta, invece, ricettacolo di degrado e rifiuti e rifugio per persone senza fissa dimora.

L’interessa del MiC e i calcoli non forniti

La trattativa con il MiC era stata avviata. I sopralluoghi erano stati eseguiti. Le dimensioni non erano ideali – cinquemila metri quadri di superficie per un archivio di Stato possono essere pochi – ma la collocazione era piuttosto centrale e questo aveva convinto il MiC che per valutare l’operazione e finalizzarla avrebbe avuto bisogno dei calcoli di staticità. Per la sede di un Archivio di Stato, i solai devono essere adeguati alla mole di carico da sostenere. Si sa, documenti cartacei, libri pesano come anche la mobilia per la loro conservazione. Dunque le informazioni sulla staticità della struttura erano assolutamente essenziali per proseguire la trattativa che invece non è andata a buon fine. Quei calcoli, che è cura del proprietario mettere a disposizione e che certamente avrebbero comportato un costo, il Comune non li ha forniti.

Così adesso la struttura, che avrebbe potuto essere bonificata, ristrutturata e riqualificata dal Ministero della Cultura e finalmente utilizzata, offrendo anche una soluzione alla ricerca di nuova sede dell’Archivio di Stato, torna all’asta, nonostante i recenti precedenti infruttuosi. Un’occasione senz’altro persa per il territorio.

L’ennesima asta

La nuova asta è in programma per il prossimo 29 agosto, alle ore 10, presso gli uffici del settore Patrimonio del comune di Reggio Calabria siti al primo piano della Torre 4 del Cedir, in via Michele Barillaro. Il prezzo a base d’asta è pari a 2 milioni e 638 mila 350 euro (con cauzione pari a 263 mila 835) e scende progressivamente. La prima asta andata deserta lo scorso anno aveva proposto la struttura al prezzo di 4 milioni di euro. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 25 agosto prossimo alle ore 12. Mentre entro il prossimo 20 agosto, sempre alle ore 12, sarà possibile richiedere eventuali informazioni, chiarimenti, tutti gli atti amministrativi inerenti all’asta e ogni altra documentazione che possa essere utile alla formulazione dell’offerta.

Intanto il Comune ha già reso noto che è in corso l’allineamento fra le informazioni presenti in catasto e quelle contenute nei registri immobiliari. L’immobile, che dunque era ed è ancora da accatastare in modo compiuto, si compone di tre corpi di fabbrica contigui (corpo centrale a 3 piani, fabbricato nord e uno a sud entrambi a 4 piani), con annessa pertinenza esterna.

L’asta pubblica si svolgerà con il metodo delle offerte segrete, di importo pari o superiore al prezzo posto a base d’asta. Si provvederà all’aggiudicazione in favore del soggetto che avrà presentato la valida offerta segreta di importo più alto, non eguagliata da altra valida offerta. Si procederà all’aggiudicazione anche se venga presentata una sola offerta valida.

Dovremmo sperare in questa ennesima asta. Visti i precedenti, tra assenza di offerte e proroghe inutili, e nessun particolare nuovo elemento se non la grande occasione mancata e alcune centinaia di migliaia di euro in meno nel prezzo proposto, l’esito pare ampiamente annunciato.