Insieme al sipario, sulla questione della rotatoria di Cannitello l’Amministrazione Comunale di Villa San  Giovanni ha inteso gettare anche il solito mantello sull’obbligo di trasparenza e sulla necessità di  rendere pubblici atti che per legge dovrebbero essere resi di dominio pubblico. La richiesta del CODACONS, in ragione anche delle proteste provocate dalla decisione dell’Amministrazione Comunale di provvedere alla rimozione del manufatto installato sulla rotatoria  stradale, col fine denunciato di un inesistente obbligo di sicurezza stradale, a distanza di poco più di un  mese – come avvenuto per altre vicende sempre riferite al Comune dello Stretto – è rimasto lettera  morta ed ha costretto, come previsto dalle norme di legge, l’Associazione a rivolgere istanza al  Responsabile Comunale per la Trasparenza Amministrativa. 

Com’è noto ogni provvedimento amministrativo deve essere preceduto da una istruttoria che in  questo caso avrebbe dovuto “comparare” tutti la base giuridica su cui si fonderebbe il provvedimento,  i dati relativi agli eventuali sinistri verificatisi, le condizioni manutentive delle arterie interessate, i flussi  di traffico, l’impatto sulla Comunità e tutte le altre circostanze ritenute utili e che giustificano  l’adozione del provvedimento. 

In sostanza non veniva richiesto alcun atto straordinario ma il compendio degli atti, muniti di marcatura  di protocollo e firme digitali che già dovrebbero essere parte del fascicolo istruttorio ma che il Comune,  nel rispetto di un principio al quale ci ha da sempre abituato, opposto a quello di diritto applicato nel  resto della Repubblica, col proprio silenzio sta negando pervicacemente ai cittadini. 

Peraltro continua a sorprendere che organismi che fondano la loro natura e compiti istituzionali sull’obbligo di garantire l’uniforme applicazione dell’ordinamento, rimangano impassibili di fronte ai  plurimi atti di scorrettezza in diverse occasioni segnalati. 

Comprendiamo come sia del tutto evidente un sistema di protezione, a cominciare da certa stampa, a  presidio di una amministrazione che non conosce i principi legalitari che devono accompagnare le  attività di una Pubblica Amministrazione che sta dimostrando di essere inadeguata a fornire risposte  ai cittadini e tuttavia, anche ove sia necessario richiedere l’intervento dell’Unione Europea, noi  andremo avanti con la massima determinazione affinché sia garantito il diritto di ogni singolo cittadino e fino a quando non troveremo “un giudice a Berlino” disposto a ripristinare le regole della civile  convivenza.