Tutti gli articoli di Società
PHOTO
È tornata la nuova campagna di comunicazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che mostra il valore concreto di una scelta capace di generare solidarietà e includere chi è rimasto ai margini. Al centro del racconto una “Chiesa in uscita”, impegnata ad affrontare le nuove povertà attraverso una rete capillare di opere: mense, dormitori, doposcuola, poliambulatori, emergenze umanitarie.
Tra le realtà sostenute figura la Mensa Caritas di San Ferdinando, nella diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, nata grazie al progetto 8xmille «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare». Qui, 30 volontari distribuiscono ogni anno oltre 20 mila pasti caldi, pari a circa 400 a settimana, rivolti a famiglie in difficoltà e migranti. Ma il cibo non è che l’inizio: la mensa offre ascolto, sostegno e accoglienza.
«La mensa diocesana è molto più di un luogo in cui si distribuisce cibo» – afferma il vescovo mons. Giuseppe Alberti – «è un segno visibile dell’amore della Chiesa per chi vive nella fragilità. Grazie all’8xmille e al lavoro quotidiano di operatori e volontari, essa diventa un punto di incontro dove si costruiscono relazioni, si ascolta il dolore e si restituisce dignità. È qui che la missione della Chiesa prende forma concreta: nello stare accanto a chi è più solo e nel promuovere il bene comune con gesti quotidiani di carità e fraternità».
Il diacono Michele Vomera, direttore della Caritas, evidenzia che la mensa, situata in una posizione strategica, rappresenta un crocevia per persone vulnerabili, molte delle quali trovano anche conforto nella presenza delle Suore della Carità, sempre pronte a offrire un sorriso e una parola gentile.
Grazie alle firme raccolte, nel triennio 2020-2024 sono stati stanziati 130 mila euro, che hanno permesso di garantire stabilmente il servizio e avviare attività di integrazione e scambio culturale rivolte agli ospiti.
L’opera è gestita dall’associazione “I Segni dei Tempi ETS”, braccio operativo della Caritas diocesana, attiva anche con l’emporio solidale “Il Carrello della Condivisione” e il Centro d’Ascolto diocesano. Una rete di prossimità che supera l’assistenza per promuovere crescita personale e reinserimento sociale. A San Ferdinando, la carità si fa gesto quotidiano e la Chiesa si fa casa.