Un altro centro simbolo dell’identità reggina rischia di essere cancellato. A lanciare l’allarme è Nino Chiriaco, componente del Comitato popolare a difesa del Seminario Pio XI, che denuncia con parole dure un processo che definisce «a senso unico: Reggio–Catanzaro».

Secondo Chiriaco, si tratta dell’ennesimo caso di trasferimento di un’istituzione storica, con uno schema ripetitivo che avrebbe già colpito in passato altri centri nevralgici della vita civile, culturale e amministrativa calabrese. «Un’altra istituzione reggina rischia di esserci sottratta. Un’istituzione di rilievo assoluto: il Seminario» afferma. «È una storia ormai stucchevole, ripetitiva, a conferma che c’è gente che non si stanca di replicare sempre la solita scena: furto con scasso».

Chiriaco precisa che la città di Catanzaro non è in discussione: «Catanzaro non c’entra affatto. C’entrano solo gli interessi meschini dei soliti noti, che hanno reso la Calabria un vuoto a perdere». Il Seminario Pio XI viene descritto come «un autentico gioiello storico, architettonico, culturale e spirituale», che, se privato del suo contesto plurisecolare, «si spegnerà a Reggio ma non rinascerà a Catanzaro».

Una riflessione amara, che chiama in causa tanto l’ambito ecclesiale quanto quello amministrativo, a giudizio di Chiriaco: «Non è solo una perdita spirituale, ma una sconfitta civile e culturale, un indebolimento del territorio che non può passare sotto silenzio». E conclude con un pensiero rivolto al clero reggino: «Non penso che sia una bella notizia per i molti presbiteri valorosi che tanto devono al loro Seminario».