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Questa notte vanno reimpostati gli orologi perché da domani, domenica 30 marzo, si torna a utilizzare l’ora legale. Mentre molti si preparano a perdere un’ora di sonno, il Paese si appresta a godere dei benefici di questa transizione, non solo in termini di luce naturale, ma anche di risparmio energetico.
L’ora legale, che rimarrà in vigore fino al 26 ottobre, porterà con sé un’ora di luce in più tra pomeriggio e sera, un vantaggio non da poco in vista della bella stagione. Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, stima che questo periodo porterà a un risparmio di circa 100 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 330 milioni di kWh. Questo si tradurrà anche in un beneficio ambientale significativo, con una riduzione di circa 160 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
L’idea di sfruttare al meglio la luce solare cambiando l’orario risale al lontano 1784, quando Benjamin Franklin propose per primo questa soluzione. Tuttavia, fu solo nel 1907 che l’inglese William Willett rilanciò l’idea, suggerendo di anticipare le lancette per ridurre l’uso di energia. L’ora legale fu adottata ufficialmente durante la Prima Guerra Mondiale da Germania e Impero Austro-Ungarico, e successivamente da altri Paesi.
In Italia, l’ora legale fu introdotta nel 1916 e, dopo diverse sospensioni, è diventata stabile nel 1966. Dal 1996, l’Unione Europea ha uniformato l’adozione dell’ora legale tra gli Stati membri. Tuttavia, negli ultimi anni, si è aperto un dibattito sui vantaggi e svantaggi del cambio dell’ora, che si è concluso nel 2021 con la decisione di lasciare a ciascun Stato membro la libertà di scegliere come procedere.
Mentre l’Italia quindi si adegua al cambio dell’ora, il futuro dell’ora legale in Europa rimane incerto. La decisione dell’UE di lasciare ai singoli Stati la libertà di scelta potrebbe portare a una frammentazione degli orari, con conseguenze potenzialmente negative per il commercio e i trasporti. Tuttavia, per ora, la pratica rimane in vigore, e l’Italia si prepara a godere dei benefici dell’ora legale per i prossimi sette mesi quando, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, si ripristinerà l’ora solare.

