«È un provvedimento che non potrebbe resistere davanti a nessun organo di controllo: Prefettura, Corte dei Conti, ANAC, Garante Privacy o Procura»
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«Numeri manipolati, norme aggirate e una procedura di spesa che non sta in piedi. L’Amministrazione Caminiti – si legge in una nota diffusa dal Codacons – tenta di salvare il “sistema CERBERO”, ma la Determina n. 931 dell’11 dicembre 2025 si rivela un pasticcio amministrativo senza precedenti.
Il primo vizio è enorme: l’atto non richiama alcuna Delibera di Giunta. Il dirigente attiva, modifica e finanzia un servizio esterno senza indirizzo politico, nonostante un sistema di videosorveglianza OCR debba essere autorizzato esclusivamente dalla Giunta. Si procede quindi su un servizio privo della necessaria base politica e programmatoria.
Poi arrivano i numeri manipolati. La determina prende la soglia comunitaria di 140.000 euro, la divide per 25 euro a pratica, e ricava 5.600 accertamenti, senza dire se siano mensili o annuali.
Eppure i dati reali dicono altro: 7.000 accertamenti in tre mesi. Una stima artificiosa che appare chiaramente costruita per restare sotto soglia comunitaria ed evitare la gara europea.
Le irregolarità non finiscono qui. L’atto:
• non ha visto contabile, nessuna attestazione di copertura e nessuna registrazione dell’impegno;
• non indica la durata del servizio, rendendo impossibile imputare la spesa a bilancio;
• non è inserito nel DUP né nella programmazione biennale degli acquisti, quindi è fuori legge;
• non assegna risorse alla Polizia Locale, che senza PEG non può impegnare un euro;
• non contiene alcun CIG, indispensabile per aprire una gara pubblica;
• ha un oggetto fuorviante, che non chiarisce la natura ibrida dell’atto (35 € di impegno reale, 170.800 € di sola prenotazione).
• L’unico impegno di 35,00 euro non è seguito dal visto contabile
C’è però un dato che emerge chiaro: l’ammissione che il Comune non può gestire in proprio la mole di accertamenti e questo significa che fino ad oggi si è trattato di un sistema automatico vietato dalla legge e quindi nullo alla radice, oltretutto con un aggravio di spesa per ogni verbale generato dalla società Hypnos srl.
La Determina 931/2025 è un guscio vuoto che serve a metter una toppa al gravissimo danno economico finanziario cagionato al Comune e simula l’avvio di una gara ma non ha copertura, non ha durata, non ha programmazione, non ha indirizzo politico, non ha CIG.
È un provvedimento che non potrebbe resistere davanti a nessun organo di controllo: Prefettura, Corte dei Conti, ANAC, Garante Privacy o Procura.
Ancora una volta, per difendere il “sistema CERBERO” – già pesantemente contestato sotto i profili tecnico, giuridico e di privacy – l’Amministrazione Caminiti produce atti gravemente viziati, mostrando una gestione approssimativa e pericolosa per l’ente e per i cittadini».

