«Siamo dentro un mondo che corre più della possibilità umana di comprendere e assorbire i cambiamenti: quello che forse manca è un solido ancoraggio alle nostre radici. Perché solo esse sono in grado di dare un senso e un orientamento alla realtà che muta. Questa è la sfida che, da anni, i “reduci” di quella che fu (ed è) una grande Società di Atletica leggera – la Minniti di Reggio Calabria – tentano di portare avanti coltivando, attraverso scambi quotidiani, gli antichi valori che hanno guidato la loro crescita, come atleti ma, soprattutto, come persone: il rispetto verso gli altri, lo spirito di squadra, l’impegno severo e costante in pista e sulle pedane, la fratellanza. È inutile dire che, in un mondo che si sta scompaginando a tutti i livelli, vi è un bisogno vitale di stringersi attorno a questi valori forti e positivi.

Per cementare questo legame e il quotidiano impegno per tenere viva la scintilla della solidarietà attiva, di tanto in tanto – giova ricordare gli incontri di Roma, Scilla e Campiglia Marittima – e, in particolare, a dieci anni dal primo, i “reduci” si sono incontrati ancora una volta, nello stesso rinomato ristorante della città, per festeggiare il 60° anniversario dalla nascita della gloriosa società reggina. Ed è particolarmente bello e commovente vedere come non si ritrovino solo quelli rimasti a Reggio, ma che tornino, per l’occasione, da ogni parte d’Italia, quelli che hanno lasciato la nostra terra per cercare uno sbocco professionale al Nord, facendosi sempre onore e, con ciò, onorando la nostra terra e il comune passato fatto di impegno, sacrificio, fatica e sudore nei campi d’atletica.

Così, tra un aneddoto, tanti ricordi e i successi sportivi di ieri – nei vari anelli di pista italiani in terra rossa, come quello che circondava l’ex Stadio Comunale (oggi Oreste Granillo) – e di oggi, si è ritrovato sabato 5 aprile il nucleo storico di quel meraviglioso gruppo, dove la nostalgia ha brindato con l‘orgoglio, l’amicizia sincera con la comune passione per la regina degli sport, oltre che per una grande scuola di vita.

Una società, la A.S.D. Minniti, i cui atleti e atlete ancora oggi calcano con successo – e con record – le piste calabresi e nazionali, grazie ai sacrifici, alla dedizione, alla passione e alla competenza di colui che la tiene in vita da circa 40 anni: lo straordinario presidente, ex lanciatore di livello nazionale del giavellotto, Pino Pignata. Successore di altri grandi e indimenticati presidenti, dal primo – Pino Minniti, dal quale la società prende il nome – a Cosimo Itri e Ciccio Pignata (padre dell’attuale presidente, che oggi ricopre anche diversi prestigiosi incarichi nella F.I.D.A.L., sia a livello regionale che nazionale).

Così, tra una gustosissima pietanza e l’altra dello chef Filippo Cogliandro e un brindisi gioioso, si sono ritrovati gli ex atleti degli anni ‘65/’75: Ignazio Tripodi, Diego Macheda, Renato Cama, Gianni Dato, Gregorio Tito, Franco Tropea, Franco Cafarelli, Umberto Gatto, Piero Corigliano, Ferruccio Salazzaro, Pino Giordano, Enzo Crupi, Gaetano Ripepi, Gianfranco Falduto, Salvatore Silivestro e Angela Neri, una delle prime atlete del settore femminile della società.

Una festa e una reunion che, per la prima volta, è stata resa ancora più ricca, allegra e carica di significato dalla presenza delle mogli dei presenti.

Nella gioia della ricorrenza si è voluto anche ricordare dirigenti e atleti che hanno lasciato prematuramente la vita terrena, ma che restano sempre nei cuori di tutti: i presidenti Pino Minniti e Ciccio Pignata e gli atleti Claudio Coppola, Ninni Delfino, Mimmo Durante, Massimo Guglietti, Nicola Malaria, Enzo Pignata, Paolo Polimeno, Diego Sergi, Sarino Dato, Gianni Chirico, Riccardo Barbucci e Mimmo Tropeano. Gregorio Tito e Salvatore Silivestro».