mercoledì,Maggio 14 2025

La Caritas accanto ai più fragili, i volontari: «Incontriamo persone molto sole ma con una grande voglia di vivere» – VIDEO

Una presenza e un segno di vicinanza, in queste giornate di festa, alle persone in difficoltà e spesso senza una famiglia: è anche questa la missione dell'organismo pastorale della diocesi Reggio Calabria - Bova

La Caritas accanto ai più fragili, i volontari: «Incontriamo persone molto sole ma con una grande voglia di vivere» – VIDEO

La Caritas diocesana di Reggio-Bova continua a farsi prossimo, consapevole che quanto fatto ogni giorno dell’anno, diventa invece ancora più atteso nei momenti di festa che, nella vita di tante persone, acuiscono invece il senso di abbandono e solitudine oltre che la condizione di bisogno. Ecco che il coordinamento mense propone un calendario di pranzi e cene per le tante giornate di festa che da Pasqua, giorno di Resurrezione e Speranza, arrivano al 2 giugno, festa della Repubblica, passando dal ponte del 25 aprile festa della Liberazione e dalla festa del Lavoro del Primo maggio. Coinvolte a Reggio le parrocchie di San Giorgio, San Luca, Santa Lucia, Sacro Cuore, Candelora, San Francesco, l’associazione Nuova Solidarietà e il progetto Amico.

La mensa, segno pedagogico per la comunità

«Anche nella quotidianità del servizio mense, soprattutto nei giorni di festa – sottolinea Maria Angela Ambrogio, direttrice alla Caritas diocesana Reggio Calabria – Bova – diamo testimonianza di un impegno costante. Così, in questo periodo, la Pasqua diventa viva e valore per tutte le persone che soffrono e che attraversano momenti di difficoltà. Condividere la Pasqua genera speranza e fiducia che anche dalle difficoltà si può risorgere. Questo l’augurio che rivolgo alla tutta la comunità della nostra Diocesi. L’incontro con l’altro sia un annuncio gioioso capace di dispensare coraggio. Rinnovo la mia gratitudine al coordinamento mense della Caritas, a suor Antonella Messina, a tutti i parroci e ai volontari per il prezioso servizio che rendono. La mensa non è solo il dono di un pasto ma un segno pedagogico per l’intera comunità».  

Volontariato, esperienze e relazioni

Coinvolti anche alcuni giovani volontari che così raccontano la loro esperienza di relazioni, preludio di un impegno più costante anche quando il Servizio Civile presso il centro di ascolto Don Italo Calabrò presso le suore Francescane Alcantarine di Archi a Reggio Calabria, sarà finito.

«È un percorso molto positivo quello che abbiamo intrapreso e che intendiamo proseguire anche dopo. Ormai abbiamo stretto legami e anche le persone che abbiamo conosciuto finora ci chiedono continuamente cosa faremo dopo, quasi preoccupati di non vederci più. Ci sentiamo voluti bene e anche noi ci siamo affezionati.

Non è solo il pranzo ma sono soprattutto quel caffè, quella partita al biliardino o a carte, quelle chiacchiere che in realtà diventano confidenze, sfoghi, condivisione in cui loro si raccontano ma anche noi. Uno scambio bellissimo che allevia la loro solitudine e ci arricchisce di umanità. In fondo potremmo essere noi, in un momento di difficoltà o di fragilità. Hanno solo bisogno di contatto e la nostra porta è sempre aperta», raccontano i volontari del centro di ascolto Don Italo Calabrò presso le suore Francescane Alcantarine di Archi, Desirè Furfaro e Daniele Cotroneo.

«Purtroppo tocchiamo con mano lo stato di bisogno di molte persone che non riescono ad arrivare a fine mese e che chiedono aiuto per fare la spesa. Collaboriamo con l’emporio della solidarietà di Cannavò», racconta Davide Meskelindi del centro di ascolto monsignor Giovanni Ferro.

«Viviamo in una società che abbandona gli anziani e non dà lavoro. Molti giovani stranieri non riescono a integrarsi. Ne incontriamo tanti, smarriti, che vivono per strada. Come incontriamo tante persone anziane che hanno la pensione minima e che soprattutto sono sole. Vivono la condizione di abbandono, senza famiglia o con figli lontani, sono sole ma vorrebbero solo relazioni. Hanno una grande voglia di vivere», raccontano i volontari del centro di ascolto Don Italo Calabrò presso le suore Francescane Alcantarine di Archi, Aliaksandra  Morabito Volkava e Alfonso Pannuti.

Il calendario delle mense

Pasqua 20 aprile: pranzo presso la parrocchia San Giorgio e la parrocchia San Luca e a cena Progetto amico, Nuova Solidarietà e (da asporto) parrocchia Candelora.

Pasquetta 21 aprile: a pranzo Nuova Solidarietà e a cena Progetto amico, (da asporto) parrocchia Candelora e parrocchia Sacro Cuore.

25 aprile: pranzo Nuova Solidarietà e a cena Progetto amico, (da asporto) parrocchia Candelora e parrocchia Sacro Cuore.

26 aprile: a pranzo parrocchia San Francesco e a cena Progetto amico, Nuova Solidarietà e (da asporto) parrocchia Candelora.

27 aprile: a pranzo parrocchia San Giorgio, (da asporto) parrocchia Santa Lucia e parrocchia San Luca, e a cena Progetto amico, Nuova Solidarietà e (da asporto) parrocchia Candelora.


Primo maggio:  a cena Progetto amico, Nuova Solidarietà e (da asporto) parrocchia Candelora

2 giugno: parrocchia San Francesco e a cena Progetto amico, Nuova Solidarietà e (da asporto) parrocchia Candelora e parrocchia Sacro Cuore.

Testimoniare solidarietà

«Pasqua e Natale sono certamente momenti forti – spiega Alfonso Canale, segretario della Caritas diocesano Reggio Calabria – Bova – ma la nostra presenza si manifesta tutti i giorni dell’anno. Abbiamo necessità di testimoniare la solidarietà dando un segno di concretezza umana, soprattutto in queste occasioni. Per questo tutte le mense promosse dalla Caritas, anche se non gestite direttamente dalla Caritas ma da una rete attivata sul territorio, si organizzano per sperimentare l’incontro con l’altro con un nutrito calendario di mense che raggiunge tutte le periferie della nostra diocesi.  Dobbiamo e vogliamo dare il nostro contributo – conclude Alfonso Canale, segretario della Caritas diocesano Reggio Calabria – Bova – sentiamo questa azione come una precisa responsabilità di cristiani che credono nella speranza che dà forza e coraggio».

Articoli correlati

top