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Tracciate, partendo da Reggio, “Le nuove vie del dono” dell’Avis regionale OdV Calabria che corrono su due direttrici principali, che sono anche le due le principali sfide associative rilanciate in riva dello Stretto: quella demografica, da affrontare con il coinvolgimento dei giovani per consentire all’associazione di mantenere e magari accrescere l’attività di raccolta, e quella dell’autosufficienza di plasma, mantenendo quella raggiunta di sangue.
Se n’è discusso in occasione della 55^ assemblea regionale dell’Avis Calabria, un’assise, quest’anno anche elettiva, svoltasi all’hotel Excelsior di Reggio, in cui si è rinnovato l’impegno di volontari e volontarie che con il loro gesto di donare sangue e plasma contribuiscono all’efficienza del servizio sanitario pubblico.
Al tavolo di presidenza con il tesorerie nazionale, il reggino Mimmo Nisticò, il tesoriere regionale Francesco Simonetti e la segretaria regionale Katiusha Mastroianni, il vicepresidente vicario Avis nazionale Fausto Aguzzoni e il presidente Avis OdV Calabria Franco Rizzuti.
Oltre 65 mila sacche raccolte in Calabria nel 2024

«Sicuramente il 2024 è stata segnato da un forte incremento della raccolta di sangue intero e di plasma. Con i suoi quasi 40 mila soci, sono state sfiorate le 65 mila unità tra sangue intero ed emocomponenti, raggiungendo il record storico per Avis Calabria. Per quanto riguarda il plasma, il grande balzo in avanti è stato quello della provincia di Catanzaro e della provincia di Reggio Calabria. Adesso è il momento che anche le altre province intraprendano la stessa strada proseguono su questa strada, ovviamente avendo quell’appoggio da parte delle strutture ospedaliere che devono fornire i separatori. Abbiamo toccato con mano come, muovendoci noi piuttosto che aspettare che il donatore venga nei pochi centri attrezzati per il plasma, la raccolta sia fruttuosa. Finalmente la mentalità è cambiata e i donatori sono disponibili a qualunque tipo di donazione. Abbiamo solo bisogno che questa nostra disponibilità della parte pubblica a sostenerci, offrendoci strumenti idonei. Occorre anche potenziare in maniera considerevole la raccolta di sangue. In Calabria siamo autosufficienti ma se ce ne fosse di più, la chirurgia in determinati settori potrebbe essere molto più funzionale e consentire alla Calabria e all’intera sanità regionale di fare grande balzo in avanti sulla strada della normalizzazione rispetto ad altre regioni cosiddette virtuose». È quanto ha dichiarato il presidente Avis OdV Calabria Franco Rizzuti.
I dati per provincia

Il totale complessivo segna 63.968 sacche raccolte dall’Avis in Calabria, di cui 60.681 di sangue e 3.287 di plasma. Ecco i dati disaggregati per Avis Provinciali. Catanzaro: 20.739 sacche di sangue e 1.107 sacche di plasma per un totale di 21.846 sacche raccolte. Prima provincia in regione per raccolta sangue.
Reggio Calabria: 14.510 sacche di sangue 1.369 sacche di plasma per un totale di 15.879 sacche raccolte. Prima provincia in regione per raccolta plasma.
Cosenza: 14.335 sacche di sangue 490 sacche di plasma per un totale di 14.825 sacche raccolte.
Crotone: 7.427 sacche di sangue 321 sacche di plasma per un totale di 7748 sacche raccolte.
Vibo Valentia: 3.670 sacche di sangue e nessuna di plasma.
La sfida demografica e la sfida associativa

«L’obiettivo di ogni anno è quello dell’autosufficienza di sangue intero e di plasma. Nei primi mesi del 2025 abbiamo registrato un leggero rallentamento nella raccolta. Veniamo da un anno molto positivo che è stato il 2024. Non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo cercare di avere sempre presente questo obiettivo a beneficio della popolazione e di tutti coloro che hanno bisogno di sangue intero e di plasma. Oggi c’è una sfida rilevante sul plasma perché le nostre regioni acquistano farmaci plasma derivati. La sanità pubblica, dunque, trarrebbe un grosso vantaggio poiché sarebbe meno dipendente dal mercato internazionale. I donatori sono disponibili. Occorre che il sistema pubblico organizzativamente vada incontro alle disponibilità dei donatori, offrendo quel supporto organizzativo e soprattutto quei separatori, fondamentali per la raccolta di plasma. C’è anche la sfida dei giovani. I dati demografici rilevano un invecchiamento della popolazione. Per mantenere la raccolta e l’autosufficienza, dobbiamo mantenere il numero dei donatori e possibilmente anche di aumentarlo. Occorre, pertanto, raggiungere persone in età di donazione, che la tendenza demografica fotografa come in diminuzione. I giovani sono una risorsa ma anche l’Avis può esserlo per loro. Un anno di servizio civile In Avis, per esempio, prevede anche un percorso formativo molto importante per la crescita personale e sociale del giovane. Dunque è anche per lui una opportunità». Così Fausto Aguzzoni, vicepresidente vicario di Avis nazionale con delega al Servizio civile.
Il sostegno delle governance sanitarie
«Le iniziative e i progetti del futuro sono l’anima di un volontariato che si continua a dedicare alla comunità. La donazione del sangue deve entrare nelle nostre dinamiche affinché si radichi nel tessuto sociale. Un’esperienza, come quella di un’assemblea elettiva come è stata questa, pone nelle condizioni tutti i soci di verificare, di interrogare e anche di confermare un operato sano e armonioso che abbia contribuito al pieno sviluppo dell’associazione stessa. Il progetto futuro è una grande sfida lanciata ormai da qualche anno, ossia la donazione di plasma che è già una sfida attuale con tanto impegno da parte dei dirigenti Avis. Chiediamo che sia partecipazione da parte delle governance sanitarie perché sia per noi una raccolta sostenibile. Ad oggi è lanciata sulla territorio, gravando solo sulle spalle delle associazioni. Questa risorsa va nel tempo sostenuta e sopportata». È quanto ha messo in evidenza Vanna Micalizzi, presidente provinciale OdV Reggio Calabria.

Presenti ai lavori anche Giorgio Dulio e Fulvio Calia, rispettivamente componente dell’esecutivo nazionale Avis e direttore generale di Avis nazionale. Presente, infine, anche Maurizio Pirazzoli, presidente Avis OdV Emilia-Romagna con la quale è gemellata l’Avis OdV Calabria.
Prima dell’avvio dei lavori assembleari, i riconoscimenti a Mimmo Nisticò e a Pino Muto per i loro 50 anni di impegno in Avis. Premiato anche Luigi Armagrande, decano dell’Avis comunale e provinciale di Reggio e dell’Avis Calabria che si è detto molto «emozionato e grato per questo tributo questo riconoscimento. Quando negli anni Novanta mi proposi all’Avis anche per offrire un supporto all’organizzazione incontrai il grande e indimenticato professore Comi. Ho trascorso in Avis a Reggio 33 anni bellissimi. Grande è davvero questa Associazione e spero che anche i giovani possano apprezzarla».
Del professore Domenico Comi ha parlato anche il tesoriere nazionale, con mezzo secolo di impegno in Avis e oltre 150 donazioni nell’unità di raccolta comunale a Reggio Calabria, Mimmo Nisticò, adesso responsabile del gruppo Scuola di Avis Nazionale, molto impegnata a tutti i livelli a promuovere la cultura della donazione. «Ha subito rappresentato per me un onore questo incarico che il presidente Gianpietro Briola ha voluto affidarmi. Un onore perchè l‘ingresso dell’Avis nelle scuole iniziò proprio a Reggio Calabria a seguito dell’intuizione del nostro compianto professore Domenico Comi. Oggi è, a ragion veduta, una pratica imprescindibile per la promozione della nostra associazione. Ci apprestiamo a rinnovare il protocollo tra Avis nazionale e ministero dell’Istruzione e del Merito», ha annunciato Mimmo Nisticò.
Le dichiarazioni di voto dei capi delegazioni
Approvati all’unanimità tutti punti all’ordine del giorno. Dopo le relazioni, espletati gli adempimenti di rito e le attività della commissione verifica poteri, presieduta da Pasquale Pansera, hanno avuto luogo le dichiarazioni di voto dei capi delegazione provinciali: Luigi D’Errico, presidente dell’Avis provinciale OdV Cosenza, Franco Parrottino, già presidente dell’Avis provinciale OdV Catanzaro (al quale è subentrato Giampaolo Carnovale), le new entry Cosmo Gallizzi, presidente Avis provinciale OdV Vibo Valentia e Maurizio Falzetta, presidente dell’Avis provinciale OdV di Crotone, e infine Vanna Micalizzi, presidente Avis provinciale OdV Reggio Calabria. Quindi la lettura del verbale del Comitato elettorale e la proclamazione degli eletti.
Le nomine
Con riferimento alle nomine, sarà necessario un ulteriore passaggio formale per l’accettazione delle cariche in sede di riunione del primo Consiglio direttivo regionale. In quella occasione si procederà alla elezione del presidente regionale, carica per la quale è peraltro già stato indicato per il secondo mandato Franco Rizzuti, che a sua volta nominerà l’esecutivo regionale.

Ecco i nomi dei futuri componenti dell’esecutivo Avis regionale OdV della Calabria 2025/2028: per Catanzaro, Salvatore Cavallaro, Salvatore Donato, Katiuscia Mastroianni, Mario Mirielli, Giovanni Olivito e Rocco Quattrocchi. Per Cosenza, Saverio Bisceglia, Angelomaria Marcovicchio, Francesco Naso, Tommaso Orsimarsi e Francesco Simonetti. Per Crotone, Carmen Carceo e Franco Rizzuti. Per Reggio Calabria, Antonello Ignazio Croce, Felice Lombardo, Annunziata Antonia Mafrica, Marco Nisticò e Nino Posterino. Per Vibo Valentia, Nicodemo Napoli.
Comporranno il prossimo collegio dei probiviri: Giuseppe Albanese, Nicola Basilio Barbieri, Bruno Battaglia, Sebastian Ciancio, e Antonio Cutugno. Organo di Controllo sarà Caterina Macrì. Il comitato Medico sarà composto da: Giuseppe Aloisio, Ubaldo Lupia, Filippo Marino, Pietro Schirripa e Giuseppina Scordamaglia. Oltre al già citato Franco Parrottino, è stata proposta la riconferma di Marco Intrieri nell’organo di Controllo nazionale, nonché la nomina di Antonio Cutugno nel collegio dei Probiviri e di Sebastian Ciancio nel Gran Giurì Nazionale.
Fra i nominati, anche Franco Parrottino quale consigliere nazionale che succede al reggino Mimmo Nisticò e che si insedierà a Brescia in occasione dell’assemblea nazionale in programma dal 23 al 25 maggio prossimi.


