Il nuovo museo archeologico di Reggio Calabria ancora fuori dalla top 30 del Mibact dei più visitati del 2019. Non sono bastati per il MarRc i 227mila ingressi per entrare tra i posti più ambiti dai turisti.

Il MarRc resta ancora fuori dalla top 30, la classifica dei musei italiani più visitati nel 2019. Leggiamo e rileggiamo i numeri ma il museo reggino non figura nei dati resi noti dal Mibact. Anche il museo nazionale delle Marche è riuscito a fare meglio. Ancora una brutta sorpresa per palazzo Piacentini (il museo archeologico della città dello Stretto) che, dopo quasi 4 anni dalla sua riapertura, nonostante i milioni di investimenti, le mostre, gli scambi e i protocolli siglati, non riesce ad entrare nella prestigiosa classifica.

La coda della top 30 dei musei

La Top 30 dei musei e dei parchi archeologici statali del 2019 vede il podio immancabilmente occupato dal Colosseo, con oltre 7,5 milioni di visitatori, le Gallerie degli Uffizi, con quasi 4,4 milioni di ingressi, e Pompei, con circa 4 milioni di presenze. A seguire ci sono la Galleria dell’Accademia di Firenze e Castel Sant’Angelo, tutte realtà che da molti anni occupano la cima della classifica della Top 30. Tra i primi cinque istituti, in termini assoluti da segnalare la crescita di Pompei che vede aumentare di 160.000 unità i biglietti staccati nei soli scavi.
Tanti sono i musei e i luoghi d’arte e di storia in forte ascesa. E infatti, in coda, al trentesimo posto c’è il museo di Capodimonte, con 252mila ingressi (nel 2018 erano 188.322), al posto n. 29 le Terme di Caracalla con 258.486 e persino la la Galleria nazionale delle Marche, ventottesima, che fa un exploit passando dalle 194.099 visite del 2018 a 265.575 del 2019.

Il confronto con gli altri anni

Se guardiamo ai numeri, gli ingressi al MarRc sono stati 227mila nel 2019, erano stati 225.613 nel 2018 e 215.846 nel 2017. Un trend in aumento che non è servito poiché non sufficiente.
C’è anche da sottolineare che se il museo non fa grossissimi numeri “la colpa” non è solo del museo, bensì del fatto che la città dello Stretto è completamente avulsa da circuiti e percorsi turistici. Aggiungendo a questo dati noti ossia l’insufficienza delle strutture ricettive. Dati sui quali bisognerà intervenire e per modificare il trend se si vuol dare a palazzo Piacentini gli onori che merita.