Lo scalo reggino chiude il mese con +52,9% e oltre 87mila viaggiatori: Ryanair regge l’urto, ma i tagli di ITA iniziano a pesare sul traguardo finale
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L’Aeroporto dello Stretto cresce, ma resta lontana la quota simbolica del milione di passeggeri che a inizio anno sembrava raggiungibile. I numeri di settembre certificano un andamento positivo, ma non sufficiente per toccare quel traguardo che, mesi fa, molti avevano indicato come possibile obiettivo di rilancio. Se il trend attuale dovesse mantenersi, lo scalo chiuderà l’anno intorno ai 950 mila passeggeri, una cifra comunque record per Reggio Calabria.
Nel dettaglio, i dati diffusi da SACAL mostrano 87.888 passeggeri commerciali nel mese di settembre e 606 movimenti complessivi, con una crescita del +52,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. La media di 145 passeggeri a volo su una capacità media di 177 posti determina un coefficiente di riempimento dell’82%, un risultato competitivo rispetto ad altri scali di dimensioni simili.
Il traffico nazionale si è attestato su 66.100 viaggiatori (+49,6%), mentre quello internazionale ha raggiunto 21.788 passeggeri (+64%). In particolare, i collegamenti Ryanair mantengono un load factor dell’80%, con la rotta Reggio Calabria–Londra Stansted che si conferma una delle più solide dell’intera rete.
Il dato annuale complessivo arriva così a 751.072 passeggeri, in aumento dell’85,9% sul 2024. Ma il quadro positivo è incrinato dalla decisione di ITA Airways di ridurre ulteriormente i collegamenti da e per lo Stretto: da novembre, la compagnia taglierà i voli su Milano Linate, riducendoli da tre a uno al giorno, e cancellerà le tratte serali su Roma Fiumicino, compromettendo la connettività serale da e per la Capitale.
Le riduzioni ITA rappresentano un freno potenziale per uno scalo che, pur in crescita, continua a pagare l’assenza di un piano di rete strutturato e coerente con la sua vocazione territoriale. Settembre segna dunque un mese di forte ripresa, ma anche di consapevolezza: la strada per il milione resta lunga, e senza un equilibrio tra operatori e istituzioni, il volo del Tito Minniti rischia di restare sospeso tra promesse e possibilità.

